Svizzera

Ceto medio più ricco: ecco com’è distribuito il reddito

Fra il 2007 e il 2019 sono aumentati anche i patrimoni. Il numero dei milionari nella Confederazione è lievitato addirittura del 63%

Più soldi
(Ti-Press)
25 aprile 2023
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Prima la batosta della pandemia da Covid-19, e ora una guerra nel nostro continente e un’ondata inflazionistica che deprime l’economia. Ciò nonostante, dal punto di vista sociologico, è importante mantenere una visione d’insieme sull’evoluzione dei salari, dei redditi e, in ultima analisi, dei relativi effetti sulla distribuzione patrimoniale in Svizzera.

Un'analisi della Banca Cler evidenzia che tra il 2007 e il 2019 abbiamo vissuto un periodo davvero positivo – per molti, se non per tutti. Lo Swiss Income Monitor dimostra, infatti, che i redditi, durante il periodo di osservazione, sono lievitati sensibilmente. Infatti, il reddito medio svizzero è aumentato in tutti gli anni, a eccezione del 2012 e del 2015; in un solo anno – dal 2018 al 2019 – ha registrato una crescita di oltre 1'100 franchi. Naturalmente vi sono alcune differenze a livello regionale: ad esempio, i cantoni di Zugo, Svitto e Glarona registrano cifre in aumento, mentre il Vallese detiene il primato del livello di reddito più basso. Il cantone di Ginevra è l’unico in cui i redditi, mediamente, hanno accusato un calo.

Tendenza sempre al rialzo nonostante le turbolenze

«I dati relativi ai redditi medi sono spesso distorti da singoli individui che si arricchiscono molto più degli altri», spiega Samuel Meyer, Ceo della Banca Cler. Se si vuole sapere quanto guadagna un «cittadino normale», è utile considerare la cosiddetta «mediana», ossia il «reddito mediano». Rispetto al reddito medio, di poco superiore ai 70mila franchi, il reddito mediano nel 2019 è stato pari a soli 53'600 franchi. Anche questo parametro, tuttavia, ha registrato un aumento costante dal 2007, pari a 4'500 franchi o al 9,2%. «Nonostante le turbolenze economiche che hanno segnato questo periodo – con la crisi finanziaria, la crisi dell’euro e l’abolizione del cambio minimo – la tendenza è sempre stata al rialzo», osserva Meyer.

In crescita il reddito del ceto medio svizzero

«Le persone amano fare paragoni», afferma Meyer. Per questo il dato tenta di fornire delle categorizzazioni a cui rifarsi, coniando ad esempio una propria definizione di «ceto medio»: rientra in questa classe sociale chi percepisce un reddito compreso fra il 70 e il 150% del valore mediano, ossia un’economia domestica che guadagna all’incirca tra i 37 e gli 80mila franchi all’anno. Al di sotto e al di sopra di questa fascia, l’Income Monitor colloca il ceto inferiore e il ceto superiore. Questa classificazione delinea uno spaccato interessante sulla stratificazione sociale della popolazione svizzera: il 35% delle economie domestiche appartiene al ceto inferiore, il 37% al ceto medio e il 28% al ceto superiore. Meyer commenta: «Dal 2007 la soglia di reddito per il ceto medio in Svizzera è aumentata di oltre il 9%».

La differenza la fanno le imposte, ma non solo

Se si osserva il rapporto fra imposte e ricchezza, è evidente come i cantoni con le imposte più basse, come Zugo, Svitto e Nidvaldo, siano in cima alla classifica. Nel cantone di Zugo il reddito medio (non quello mediano) supera i 116mila franchi, ossia 46mila franchi in più rispetto alla media dei cantoni; segue Svitto con 102mila, Zurigo con 80mila e Ginevra con 77mila. Dunque, per la prima volta un secondo cantone oltre a Zugo ha sfondato la soglia dei 100mila franchi di reddito medio. «L’aliquota d’imposta, però, non basta a spiegare le differenze: occorre considerare anche la struttura settoriale», spiega il Ceo. Zurigo è il polo finanziario della Svizzera, sede di numerose banche e società di consulenza; Ginevra, oltre a essere a sua volta un importante centro finanziario, è anche il cuore pulsante del commercio di materie prime. In questi due cantoni, salari e redditi sono elevati. Ben diversa è la situazione nel Vallese e nel Giura, dove i redditi medi si attestano su livelli pari rispettivamente a 55 e 51mila franchi. Qui l’attività principale è quella manifatturiera, che offre salari più bassi.

Milionari in aumento

Il lavoro non è l’unico modo di fare soldi. Ancora più dei redditi, fra il 2007 e il 2019 sono lievitati i patrimoni. Samuel Meyer: «La crescita più ragguardevole è stata messa a segno dai valori immobiliari e borsistici.» Grazie a questo trend, il numero dei milionari (patrimonio) è lievitato addirittura del 63%, raggiungendo oltre 350mila economie domestiche, ossia il 6,5% di tutte le economie domestiche svizzere. La percentuale più alta di milionari risiede nei cantoni di Zugo (14,2% di tutte le economie domestiche), Svitto (13,4%), Appenzello Interno (11,6%), Nidvaldo (11,2%) e Zurigo (9,5%). Dal 2007, il patrimonio totale dei milionari è aumentato di un buon 80%, quello medio del 12,6%. «Ma non sono cresciuti solo i patrimoni dei ricchi», sottolinea Meyer. Infatti, lo studio mostra che complessivamente gli svizzeri hanno visto le loro sostanze lievitare di quasi il 55% e raggiungere un totale di 4'871 miliardi di franchi. Samuel Meyer sa che non si dovrebbe dare un’importanza eccessiva a questi dati: «La realtà di oggi è che l’inflazione sta mandando in fumo molte ricchezze accumulate negli anni passati».