Per Santésuisse: ‘Perdite da un miliardo e mezzo nel 2022. Il sistema sanitario rischia di collassare’
Secondo Santésuisse, i costi della sanità sono già aumentati del 7,5% per abitante nel corso dei due primi mesi del 2023. Questa situazione si traduce in un nuovo aumento dei premi, ha detto Verena Nold, direttrice dell'associazione degli assicuratori malattia.
Le casse malati hanno già perso 1,5 miliardi di franchi l'anno scorso. "Ora non ci sono più abbastanza mezzi per colmare i buchi", ha affermato in un'intervista pubblicata oggi dal "SonntagsBlick". Presto, le persone che si guadagnano normalmente da vivere non potranno più pagare i premi d'assicurazione malattia. "Se non facciamo niente, il nostro sistema sanitario finirà dritto contro un muro".
Il Consiglio federale l'anno scorso ha fissato un premio politico che è insufficiente, secondo la direttrice di Santésuisse. "Un giorno o l'altro bisognerà recuperare. Avremmo già dovuto aumentare i premi del 10% per il 2023".
Sono soprattutto l'aumento dei costi dei farmaci e il numero di medicinali prescritti a essere sotto accusa. Verena Nold chiede che i trattamenti inefficaci vengano ritirati dal catalogo delle prestazioni.
"Se vogliamo che il nostro sistema sia finanziariamente sostenibile, dobbiamo diventare più efficaci". Per fare questo, i Cantoni dovrebbero applicare criteri severi ai nosocomi e non più "attribuire mandati di prestazione a ogni piccolo ospedale", ha aggiunto Nold.
I premi malattia sono cresciuti del 6,6% in media fra il 2022 e il 2023, a causa della pandemia e a un effetto di recupero. Secondo l'Ufficio federale della sanità pubblica, il premio medio per un adulto ha raggiunto i 397,20 franchi al mese.