Lo ha stabilito oggi il Consiglio degli Stati che ha respinto per 28 voti a 7 (3 astenuti) l’iniziativa parlamentare
L’Iva continuerà a essere prelevata su tasse e imposte che colpiscono i carburanti. Lo ha stabilito oggi il Consiglio degli Stati che ha respinto per 28 voti a 7 (3 astenuti) una iniziativa parlamentare del Plr Franz Grüter accolta invece nel marzo scorso dal Nazionale per 105 voti a 84.
L’imposta sul valore aggiunto è attualmente riscossa sul prezzo intero dei carburanti e quindi anche sulle diverse tasse e supplementi che lo compongono. Insomma, si paga una tassa sulla tassa, aveva denunciato il lucernese in aula. A suo dire, le minori entrate per lo Stato – si stimano 240 milioni di franchi all’anno – verrebbero compensate da un maggiore potere d’acquisto per i cittadini.
Per la maggioranza del plenum, però, in quanto imposta generale sul consumo, l’Iva è dovuta sull’intero importo necessario per acquistare un bene. La composizione del prezzo non è perciò rilevante. Inoltre, la modifica richiesta sarebbe quasi impossibile da attuare all’atto pratico e genererebbe un onere amministrativo elevato per l’Amministrazione e l’economia privata.