Svizzera

Anche gli hotel dei centri urbani vanno sostenuti

Gi Stati seguono l’esempio del Nazionale e sposano l’allargamento della ‘forchetta’ d’azione della Società svizzera di credito alberghiero

I tempi sono cambiati
(Keystone)
13 dicembre 2022
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Anche gli hotel ubicati nei centri urbani come Zurigo, Ginevra o Basilea dovrebbero poter beneficiare del sostegno concesso dalla Società svizzera di credito alberghiero. Lo prevede una mozione adottata oggi, imitando quanto fatto dal Nazionale, anche dal Consiglio degli Stati per 30 voti a 8.

Attualmente, la Società svizzera di credito alberghiero può concedere prestiti solo a strutture site in regioni turistiche e termali. La definizione esclude le grandi città e gli agglomerati urbani.

Per la maggioranza, queste restrizioni non corrispondono più alla realtà attuale. Anche Zurigo e Ginevra accolgono i turisti e sono il punto di partenza per escursioni in montagna; non è più possibile fare una distinzione netta tra centri urbani e zone a vocazione turistica.

Il Consiglio federale si è opposto invano alla mozione. Per il ministro dell’Economia, Guy Parmelin, diversi studi hanno dimostrato che ha senso limitare il sostegno finanziario alle regioni a forte vocazione turistica, soggette però a forti fluttuazioni stagionali, come il Vallese, i Grigioni e il Canton Berna.

L’industria alberghiera attiva nelle grandi città ha tratto grandi benefici dalle misure Covid e dal programma di rilancio del turismo, ha poi spiegato Parmelin. Inoltre, le condizioni quadro che regolano il settore nelle aree urbane sono molto interessanti, in particolare per quanto riguarda il settore immobiliare o il turismo durante tutto l’anno, ha proseguito, specificando che questi stabilimenti sono tra l’altro più redditizi.

Il calo degli affari registrato negli ultimi anni è temporaneo e legato alla pandemia di coronavirus, ha aggiunto il consigliere federale democentrista, secondo cui l’intervento dello Stato non si giustifica.