Aumento di un decimo di punto percentuale per un tasso che, comunque, resta pur sempre a un livello molto basso (da 1,9% a 2,0%)
I dati della disoccupazione mostrano un certo rallentamento della positiva dinamica del mercato del lavoro, ma non vi sono segnali di un vero e proprio crollo: lo afferma Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Segreteria di stato dell’economia (Seco).
Le ragioni della lieve crescita dei senza lavoro in novembre (tasso salito al 2,0%, contro l’1,9% di ottobre) è da ricercare in fattori stagionali, ha spiegato l’alto funzionario in una teleconferenza odierna. Il numero di disoccupati è infatti aumentato di circa 1’200 unità nel settore delle costruzioni e di quasi 1’000 nel ramo della ristorazione.
Zürcher parla comunque di una crescita "molto moderata", nettamente inferiore a quanto ci si aspettasse. I segnali di rallentamento dell’economia sono quindi ancora poco evidenti: il rappresentante della Seco sottolinea comunque il fatto che gli attuali dati sul mercato del lavoro riflettono la situazione di tre o quattro mesi or sono.
Per quanto riguarda il lavoro ridotto, nelle ultime settimane è aumentato il numero di notifiche anticipate, è emerso nella conferenza telefonica. Sono soprattutto aziende industriali a essersi registrate per la disoccupazione parziale: secondo Zürcher si tratta di una misura precauzionale in vista di una possibile recessione economica, che potrebbe colpire in pieno proprio il settore secondario.