Svizzera

Agricoltura: più impiego di erbicidi, insetticidi e fungicidi

Vendute nel 2021 circa 2’259 tonnellate di prodotti fitosanitari, 329 tonnellate in più rispetto al 2020

Nell’aria e nella terra
(Keystone)
28 novembre 2022
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L’anno scorso, in Svizzera sono state vendute circa 2’259 tonnellate di prodotti fitosanitari, 329 tonnellate in più rispetto al 2020. L’aumento è riconducibile alle condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno accentuato la proliferazione di malattie nel campo della viticoltura e della frutticoltura. Lo comunica oggi l’Ufficio federale dell’agricoltura.

Al fine di salvaguardare alcuni raccolti dalle forti precipitazioni, nel 2021 gli agricoltori svizzeri sono ricorsi a un impiego maggiore di erbicidi, insetticidi e fungicidi. Negli scorsi anni si era però registrata una tendenza al ribasso nell’uso di simili prodotti. L’incremento denotato durante lo scorso anno concerne principalmente i prodotti autorizzati nell’agricoltura biologica.

Dallo zolfo al rame

Per quello che riguarda i fungicidi, l’aumento delle vendite nella produzione biologica ha raggiunto le 187 tonnellate rispetto al 2020. Da notare che lo zolfo, il rame e il bicarbonato di potassio rappresentano congiuntamente un incremento complessivo di 170 tonnellate.

Registrato inoltre un incremento delle vendite di olio di paraffina (+154 tonnellate), un insetticida omologato e consentito nell’agricoltura biologica in sostituzione del Clorpirifos, il cui impiego era stato vietato nel 2020. Per quanto riguarda gli erbicidi, la vendita dei quantitativi cala invece ancora costantemente. L’anno scorso si è registrata un’ulteriore riduzione di 18 tonnellate rispetto al 2020.

L’anno scorso il Parlamento aveva fissato l’obiettivo di diminuire del 50% entro il 2027 i rischi derivanti dall’utilizzo di pesticidi, così da tutelare le acque superficiali e quelle sotterranee, nonché gli habitat. La netta diminuzione dell’impiego di prodotti nocivi ha già permesso di dimezzare tale rischio per le acque sotterranee se paragonato agli anni di riferimento 2012-2015.

A partire dal 1° gennaio 2023 verranno introdotte nuove misure per la tutela delle acque. Ad esempio, per la diffusione di prodotti fitosanitari sarà obbligatorio l’utilizzo di ugelli antideriva, che garantiranno un’ulteriore riduzione dei rischi per l’ambiente.