Nel primo semestre 2022 l’immigrazione nella popolazione residente permanente di nazionalità straniera è cresciuta del 21% rispetto all’anno precedente
Nel primo semestre dell’anno l’immigrazione netta in Svizzera si è attestata a 37’816 persone. Il saldo migratorio con i Paesi dell’UE/AELS è aumentato di 9’234 persone, quello con gli Stati terzi di 2’574. A fine giugno 2022 vivevano in Svizzera 2’213’077 stranieri.
Gli sviluppi del primo semestre 2022 rispecchiano l’immigrazione verso la Svizzera, fortemente orientata al mercato del lavoro. Tale evoluzione va posta in relazione agli sviluppi economici positivi dovuti alla revoca delle misure legate alla pandemia (disoccupazione scesa al 2%) e al conseguente aumento della domanda di manodopera (i posti vacanti hanno toccato picchi mai visti dal 2003), scrive in un comunicato odierno la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Tra gennaio e giugno l’immigrazione nella popolazione residente permanente di nazionalità straniera (in genere con permesso di dimora B) ha raggiunto un totale di 75’098 persone, con un incremento del 21% rispetto al primo semestre del 2021. Nel periodo in rassegna, il numero di persone giunte in Svizzera da Paesi dell’UE/AELS è aumentato di 11’526, mentre l’immigrazione da Stati terzi è cresciuta di 1’528 persone.
Nel medesimo lasso di tempo, 33’801 stranieri hanno lasciato la Svizzera (+1,7%). Il numero di cittadini dell’UE/AELS partiti è aumentato di 1’600, mentre quello dei Paesi terzi è calato di 1’022.
Come detto, si è trattato di una immigrazione nettamente spinta dal mercato del lavoro. Dei titoli di soggiorno contingentati per lavoratori di Stati terzi, sino alla fine di giugno è stato rilasciato il 40% dei permessi di soggiorno di breve durata L e il 43% dei permessi di dimora B.
Nel periodo in esame sono stati rilasciati 38’547 nuovi permessi per frontalieri (29’729 un anno prima). Il numero di dimoranti temporanei tenuti ad annunciarsi è stato di 155’329 persone (116’924).
Questa categoria comprende persone che assumono un impiego di breve durata presso datori di lavoro svizzeri (60%), lavoratori distaccati (31%) e fornitori indipendenti di prestazioni (9%) che soggiornano in Svizzera fino a un massimo di tre mesi o 90 giorni lavorativi per anno civile.