Svizzera

Vaiolo delle scimmie, c’è un secondo caso in Svizzera

Dopo il contagio nel Canton Berna, è la volta di un ginevrino. Anche quest’ultimo reduce da un viaggio all’estero

Il paziente è già in isolamento, ma non necessita di ricovero
(Keystone)
24 maggio 2022
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Un secondo caso di vaiolo delle scimmie è stato confermato in Svizzera, più precisamente a Ginevra. Il primo era stato diagnosticato sabato scorso nella regione di Berna.

La persona infetta è in isolamento, riferisce oggi il Dipartimento della sanità del Canton Ginevra in una nota. Le sue condizioni generali sono buone e al momento non necessita di ricovero.

I primi elementi raccolti indicano che il paziente è stato contaminato durante un viaggio all’estero, come nel caso bernese. Un’indagine epidemiologica è in corso per avvisare le persone che potrebbero essere esposte.

Questa patologia è una variante generalmente meno pericolosa del vaiolo, debellato da una quarantina d’anni. I sintomi inizialmente sono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena, ingrossamento dei linfonodi. In uno-tre giorni si manifesta un’eruzione cutanea, in primis sul viso e in seguito sul resto del corpo, con la formazione di vesciche, pustole e croste.

Diversi casi sono emersi di recente in svariati Paesi europei e non solo. Fra le nazioni colpite vi sono ad esempio le confinanti Italia, Francia e Germania.

Chi rientra da un viaggio in una delle zone a rischio (Africa occidentale e centrale) dovrebbe sorvegliare il proprio stato di salute e consultare un medico nell’eventualità di sintomi, raccomanda l’UFSP sul proprio sito web. Il virus è considerato come moderatamente trasmissibile all’essere umano. Il contagio avviene attraverso goccioline di grandi dimensioni e un contatto stretto con persone o animali infetti.

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