53 segnalazioni riguardano il mondo reale e 806 il web. Nel 51% si trattava di teorie complottistiche. Nel 4% dei casi negato o sminuito l’Olocausto
Nel 2021 vi sono stati 859 episodi qualificati come manifestazioni di razzismo, 53 dei quali nel mondo reale e 806 su internet. Lo afferma un rapporto della Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) e della Fondazione contro il razzismo e l’antisemitismo (GRA), che sul tema stilano una statistica periodica.
Riguardo a quanto successo sul web, nel 51% dei casi si trattava dell’espressione di teorie complottistiche, nel 37% di antisemitismo in generale, nell’8% di antisemitismo riferito a Israele e nel 4% di negazione o banalizzazione dell’Olocausto. Per quanto concerne gli episodi reali, non c’è stata alcuna aggressione, 1 danneggiamento, 7 graffiti, 16 ingiurie, 26 affermazioni antisemite, 3 apparizioni antisemite.
Stando agli estensori del rapporto le fratture sociali che si sono approfondite a causa della pandemia hanno avuto effetto anche in materia di antisemitismo, con una maggiore frequenza degli episodi. Fortemente aumentata è stata in particolare la diffusione di teorie cospirative legate al coronavirus.