Dodici persone sono state condannate per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata di Extinction Rebellion il 14 dicembre 2019.
Nuova sconfitta davanti alla giustizia losannese per gli attivisti del clima. Dodici persone, fra cui i medici Valérie D’Acremont e Blaise Genton, sono state condannate oggi per aver partecipato a una manifestazione non autorizzata di Extinction Rebellion il 14 dicembre 2019.
Quel giorno i dodici, accompagnati da altri attivisti, avevano partecipato a un sit-in e bloccato una strada del centro di Losanna per allertare la popolazione sull’emergenza climatica. Dopo che si erano rifiutati di abbandonare i luoghi, erano stati allontanati uno dopo l’altro dalla polizia.
Secondo il Tribunale distrettuale di Losanna, questa manifestazione, che non era stata autorizzata, costituisce “uso indebito” dello spazio pubblico, e per di più su “un asse essenziale” alla circolazione del centro città. Il giudice Lionel Chambour ha pure rilevato come un’ambulanza sia stata “ritardata” a causa del blocco della strada.
Il giudice ha inoltre rimproverato agli attivisti di non aver rispettato le ingiunzioni della polizia. Ha indicato che le forze dell’ordine si erano mostrate sufficientemente “tolleranti” concedendo del tempo agli attivisti affinché partissero spontaneamente.
Un cartello di protesta (Keystone)
Secondo il giudice, il cambiamento climatico non è “né contestato, né contestabile" e sulla “sincerità” dei militanti "non c’è dubbio”. Ha tuttavia ritenuto che gli attivisti avessero altri “modi possibili” per portare avanti la loro battaglia.
Riferendosi a una sentenza del Tribunale federale, Chambour ha sottolineato che, dal punto di vista del diritto, l’emergenza climatica non corrisponde alla definizione di “pericolo imminente”.
Il giudice ha pronunciato pene che vanno dalle 15 alle 20 aliquote giornaliere con la condizionale. Questa differenza di trattamento deriva segnatamente dal fatto che quattro politici comunali figuravano tra gli imputati, tra cui Valérie D’Acremont, che è consigliera comunale a Losanna. Il Tribunale ha ritenuto opportuno punirli più severamente.
Ciascun attivista dovrà pure pagare una multa di 300 franchi, salvo Valérie D’Acremont e Blaise Genton, per i quali l’ammenda è stata fissata a 1’000, tenuto conto della loro situazione finanziaria. D’Acremont è infettivologa al Centro ospedaliero e universitario vodese (Chuv), mentre Genton è responsabile della campagna vaccinale nel canton Vaud. Anche le spese procedurali - tra i 300 e i 700 franchi a seconda dei casi - sono a carico degli imputati.
Le reazioni degli attivisti al termine della lettura della sentenza non si sono fatte attendere. “È una vergogna! Lei non capisce nulla”, ha affermato un’imputata rivolgendosi al giudice, mentre usciva dall’aula del tribunale.
“Lei è dalla parte sbagliata della storia", ha aggiunto un’altra attivista. "Stiamo affrontando una pandemia da due anni e lei ritiene che non ci sia un pericolo imminente!”, le ha fatto eco un altro militante per il clima.
Davanti al Tribunale, la rabbia non si è placata. “Durante le arringhe, abbiamo fatto tutto il possibile per far capire al giudice la situazione, la preoccupazione delle persone”. Ma non ne ha tenuto conto. Non siamo riusciti a sbriciolare il suo guscio di cemento armato", ha commentato Blaise Genton.
Gli attivisti hanno già sin d’ora annunciato che faranno ricorso contro la sentenza odierna.