Per i prossimi anni servono 10mila posti di lavoro a tempo pieno, soprattutto nella logistica e nell’informatica
Di fonte all’evoluzione del mercato seguita alla pandemia e alla serie di pensionamenti futuri, alla Posta sta mancando il personale adatto. Nei prossimi anni ne dovrà essere reclutato per circa 10mila posti di lavoro a tempo pieno, soprattutto nella logistica e nell’informatica. Quello che, con il confinamento dovuto al Covid-19, nel marzo del 2020 è iniziato un po’ come uno sprint per far fronte al boom della consegna di pacchi delle vendite online, si è nel frattempo sviluppato in una “nuova normalità” in termini di quantità, ha spiegato in un incontro coi media Valérie Schelker, responsabile del personale e membro della direzione del gruppo.
Il commercio in rete è fiorente e porta a nuovi livelli record ogni anno. Rispetto al 2019, ossia al periodo pre-pandemico, i volumi sono aumentati di circa un terzo, precisa. Per tutto l’anno, la Posta si aspetta circa 200 milioni di pacchi. Come sempre, si sta registrando un picco delle consegne in vista del Natale. Dall’americanissimo Black Friday del 29 novembre, sono stati trattati e consegnati 15,4 milioni di pacchi. Solo martedì scorso, per esempio, erano 1,3 milioni. Per essere in grado di gestire questi volumi, dal 2020 sono stati creati 700 posti di lavoro supplementari, con 830 dipendenti. E al momento, 200 dipendenti temporanei lavorano nello smistamento e nella consegna. Ma, a causa dei futuri pensionamenti di diversi degli attuali 55mila dipendenti, dovranno essere sostituiti circa 3’500 impieghi a tempo pieno entro il 2025. Oltre a ciò ci sarà una fluttuazione naturale. E in totale, dovrà quindi essere reclutato personale per circa 10mila posti di lavoro a tempo pieno, aggiunge Schelker. Queste assunzioni, però, non potranno avvenire pari pari. Già oggi sono infatti necessari meno impiegati di commercio, ma più addetti alla logistica e informatici.
Il settore Ict (o Tic) intanto sta già lavorando su un nuovo profilo di lavoro, una combinazione di tecnologia dell’informazione e business per l’automazione, digitalizzazione o analisi dati. La nuova formazione, che deve ancora essere definita con precisione, sarà lanciata nel 2023. La Posta forma 750 insegnanti ogni anno.