Svizzera

Test Pcr o rapido per entrare in Svizzera? Cantoni in disaccordo

In discussione la rinuncia al secondo test a 4-7 giorni e il tipo di test da richiedere per l’ingresso nella Confederazione

(Keystone)
16 dicembre 2021
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La decisione del Consiglio federale di consentire l’ingresso in Svizzera, anche alle persone vaccinate o guarite, tramite un test Pcr all’arrivo e un secondo test antigenico a 4-7 giorni non piace ai Cantoni, a causa della difficoltà nello svolgere tutti i controlli. Berna si è dunque detta disposta ad adeguare le norme, ammettendo che esse hanno rivelato alcune problematiche, ma su quali misure adottare i Cantoni sono divisi: le questioni principali che si pongono sono la possibilità di affiancare un test antigenico rapido al Pcr all’arrivo e il secondo test, soprattutto per le persone vaccinate e guarite, come scrive il Blick.

La maggior parte dei Cantoni si è espressa a favore dell’eliminazione del secondo test a 4-7 giorni: su questa posizione troviamo, oltre al Ticino, Vaud, Vallese, Zurigo, Basilea Campagna, Lucerna, Obvaldo, Nidvaldo e i cantoni della Svizzera orientale. Zurigo e Berna si spingono oltre proponendo l’esenzione completa dai test per le persone vaccinate o guarite. Perplessità invece da parte di Argovia, Basilea Città e Soletta, preoccupati dall’espandersi della variante Omicron, e di Uri, che nutre dubbi sulla qualità dei test effettuati all’estero.

Sull’ammissione dei test antigenici rapidi al posto dei test Pcr, invece, il Ticino è l’unico cantone a schierarsi in questo senso ritenendoli equivalenti: Vallese, Argovia, Basilea Città e Soletta, così come Lucerna, Uri e Obvaldo, propendono per il no, mentre il Giura chiede che in caso di passaggio ai test antigenici venga mantenuto il secondo test a 4-7 giorni.