La Bus Ostschweiz AG, la Transports Publics Fribourgeois (TPF) e la funicolare St. Imier-Mont-Soleil hanno incassato 12 milionî di franchi più del dovuto
Berna – Altre tre imprese dei trasporti pubblici hanno ricevuto sussidi troppo elevati. Si tratta della Bus Ostschweiz AG, della Transports Publics Fribourgeois (TPF) e della funicolare St. Imier - Mont-Soleil.
Stando a una nota dell’Ufficio federale dei trasporti (UFT), le rispettive procedure di rimborso, per un importo complessivo di circa 12 milioni di franchi più interessi, “sono già avviate o in fase di preparazione”.
Su richiesta del canton Friburgo, il servizio di revisione dell’UFT ha constatato che la Transports Publics Fribourgeois (TPF) non ha contabilizzato le entrate da pubblicità e i ricavi da assicurazioni come prescritto nei comparti beneficiari di indennità (traffico regionale viaggiatori, infrastruttura e traffico locale).
A causa di questi “errori di contabilizzazione” sono stati versati sussidi eccessivi per un valore di circa 6 milioni di franchi, che l’impresa ha riscosso nell’arco di dieci anni. L’ulteriore analisi della situazione e il rimborso saranno gestiti dal canton Friburgo, in quanto committente delle prestazioni di trasporto maggiormente colpito.
In una nota, l’azienda friburghese sottolinea che si è trattato di errori, non di violazioni di legge. La TPF assicura inoltre che il sistema di contabilizzazione è stato nel frattempo corretto e che intende rimborsare al più presto l’intera somma.
Direttore dell’azienda friburghese dei trasporti pubblici TPF è stato dal 2011 al 2020 l’attuale Ceo delle FFS Vincent Ducrot. Quest’ultimo, attraverso una nota dell’ufficio stampa della FFS, ha fatto sapere di avere preso atto degli errori emersi, ma sottolinea di non essere minimamente coinvolto nelle indagini.
Ad agosto 2020, il Controllo delle finanze del cantone San Gallo ha ha constatato che la Bus Ostschweiz AG ha venduto a un’affiliata autobus totalmente ammortizzati. Quest’ultima, dal 2012 al 2019 ha noleggiato quegli stessi veicoli a costi eccessivi alla sovvenzionata società madre.
Il sospetto è che questa procedura sia stata escogitata “per aggirare l’esplicito divieto di ammortamenti sotto lo zero, in vigore dal 2011”, scrive l’UFT. Il danno nel traffico regionale viaggiatori e nel traffico locale ammonta a circa 5,5 milioni di franchi, ai quali vanno aggiunti gli interessi.
Del caso si occupa il canton San Gallo. La vicenda potrebbe avere risvolti penali. L’UFT ha infatti intenzione di sporgere denuncia, “se dovesse emergere che l’azienda ha agito in modo sistematico”, ha precisato a Keystone-ATS il portavoce dell’UFT Andreas Windliger.
Il Controllo delle finanze del Cantone di Berna ha inoltre appurato irregolarità nella tenuta dei conti della funicolare St. Imier - Mont-Soleil e trovato indizi circa “sovvenzionamenti trasversali a carico di comparti beneficiari di indennità”.
Secondo le prime stime l’importo interessato è inferiore a un milione di franchi. Il caso viene trattato dal cantone Berna.
Dopo il caso AutoPostale, divenuto di pubblico dominio nel 2018, l’UFT e i cantoni hanno scoperto casi analoghi di sussidi troppo elevati anche presso le ferrovie BLS, le FFS, l’azienda dei trasporti pubblici di Lucerna Verkehrsbetriebe Luzern (VBL), come pure presso un’impresa olandese attiva nel trasporto di merci per ferrovia (Shuttlewiese).
Nel frattempo - scrive l’UFT - la maggior parte degli importi, ossia quasi 300 milioni di franchi, è stata restituita a Confederazione e Cantoni. Fa eccezione la VBL, che ha impugnato la decisione di rimborso per vie legali.