Svizzera

Alexia Heine presidente della Vigilanza sul Ministero Pubblico

Prenderà il posto del dimissionario Uster. Attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente, carica che passerà a Marc Thommen

(Keystone)
7 ottobre 2021
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Alexia Heine sarà dal prossimo 1° gennaio la nuova presidente dell’Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione (AV-MPC). Prenderà il posto del dimissionario Hanspeter Uster. Lo indica oggi la stessa AV-MPC.

Heine - giudice federale dal 2012, in precedenza giudice al Tribunale delle assicurazioni sociali del canton Zurigo - è membro dell’autorità di vigilanza dal 2019 e dal 2020 ne è vicepresidente. Quest’ultima carica in futuro sarà assunta da Marc Thommen, dal 2020 alla AV-MPC.

Quanto a Hanspeter Uster, l’ex consigliere di Stato di Zugo ed avvocato aveva affermato di ritenere che quello attuale sia il momento giusto per andarsene. La settimana scorsa nell’annunciare le dimissioni, il presidente uscente aveva menzionato l’elezione di Stefan Blättler quale nuovo procuratore generale della Confederazione e il processo avviato dal Parlamento per la revisione delle basi giuridiche del Ministero pubblico della Confederazione e dell’AV-MPC.

Caso Lauber

L’Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione è recentemente assurta agli onori della cronaca in relazione al caso Michael Lauber, l’ex procuratore generale della Confederazione accusato di avere comportamenti riprovevoli negli incontri, non verbalizzati, avuti con il presidente della FIFA Gianni Infantino.

Tale vicenda era stata all’origine della partenza nel maggio 2020 del giurista bernese Rolf Grädel dall’AV-MPC. L’ex procuratore del canton Berna aveva motivato il suo ritiro spiegando come il rapporto tra autorità di vigilanza e MPC fosse in quel momento “molto difficile”.

In un rapporto pubblicato nel marzo 2020, l’autorità di vigilanza aveva concluso che Michael Lauber aveva infranto diversi doveri d’ufficio, affermando ripetutamente il falso, agendo in modo sleale e violando il codice di condotta dell’MPC in modo “gravemente negligente”.

L’AV-MPC aveva quindi deciso di imporre a Lauber - quale sanzione disciplinare - una riduzione salariale dell’8% per un anno (il massimo consentito ammonta al 10%) pari a un taglio di 23’827 franchi su uno stipendio annuo di 297’844 franchi. Il procuratore generale aveva però deciso di fare ricorso al Tribunale amministrativo federale, accusando - tra le altre cose - di parzialità l’Autorità di vigilanza.

L’AV-MPC

L’Autorità di vigilanza sul Ministero pubblico della Confederazione, un’autorità collegiale indipendente, è composta da sette membri eletti dall’Assemblea federale plenaria per un mandato della durata di quattro anni. Secondo la legge, l’AV-MPC è composta di un giudice federale, un giudice penale federale, due avvocati iscritti al registro degli avvocati e tre specialisti.

Il presidente viene scelto dalla stessa Autorità di vigilanza tra i suoi membri. Il mandato dura due anni e può essere rinnovato una sola volta.