L' Acsi scrive al presidente del Cda della compagnia chiedendo 'un cambio di rotta' su tariffe e costi aggiuntivi per il traffico all'estero troppo elevati
"Salt salassa i propri clienti con tariffe di roaming eccessive, li lascia cadere deliberatamente in trappole di costi aggiuntivi e non si adegua alle nuove norme". Sono queste le pesanti critiche rivolte all'operatore da parte dell'Alleanza delle organizzazioni dei consumatori, che include anche l'Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana (ACSI).
In una lettera aperta indirizzata a Marc Furrer, presidente del Consiglio di amministrazione di Salt, le organizzazioni chiedono "un deciso cambio di rotta" da parte della società di telecomunicazioni.
Nel mirino delle associazioni a difesa dei consumatori ci sono le tariffe di roaming: chi acquista un pacchetto dati di 10 GB paga circa un franco per 100 MB. "Quando invece non si acquista un pacchetto, o il pacchetto si esaurisce, viene addebitata la cosiddetta tariffa standard. Ecco che a quel punto 100 MB costano improvvisamente 295 franchi", critica l'ACSI in un comunicato odierno, che parla apertamente di "fregatura per i clienti".
A far storcere il naso è l'applicazione della tariffa standard - elevatissima - pure in caso di esaurimento del volume dati aggiuntivo. Inoltre, aggiunge l'ACSI, le opzioni per tariffe fisse di roaming valide per 30 giorni vengono estese senza che il cliente lo abbia richiesto, è quest'ultimo che deve attivarsi per annullarle. Per l'associazione questa è "l'ennesima trappola dei costi".
L'Alleanza delle organizzazioni dei consumatori segnala che Salt viola in tre punti la legislazione vigente: dallo scorso luglio "le opzioni/pacchetti dati per l'estero devono avere una validità minima di 1 anno, ma la maggioranza dei pacchetti dati di Salt continua ad avere una validità di soli 30 giorni, in barba alle nuove norme", si legge nel comunicato.
Inoltre, con Salt si può attivare un pacchetto dati all'estero solo connettendosi dalla rete mobile. Ciò provoca per i clienti costi aggiuntivi "prima ancora di avere avuto la chance di acquistare un pacchetto dati".
Infine, i clienti devono essere protetti da bollette di roaming elevate mediante un limite di costo prestabilito. Presso Salt tale limite è fissato a 1'000 franchi, una cifra che l'Alleanza giudica troppo elevata.
Il presidente del Cda di Salt ha inoltre un passato da funzionario federale, in particolare è stato pure presidente della Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) e direttore dell'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM). Secondo l'ACSI, è inaccettabile" che proprio Salt - la società che Furrer presiede - non rispetti le normative vigenti.
Salt ha una "concezione giuridica diversa" rispetto all'UFCOM, spiega un funzionario federale contattato dall'agenzia Keystone-ATS. Il portavoce dell'Ufficio federale precisa inoltre che attualmente sono in corso degli scambi con Salt sulle regole del roaming. Se non si dovesse trovare un accordo sull'interpretazione, un tribunale dovrà stabilire se ci sono state violazioni della legge.
L'operatore, dal canto suo, sostiene di essere in regola. Tuttavia, in una presa di posizione inviata a Keystone-ATS, la società ha annunciato alcuni cambiamenti futuri, ad esempio l'estensione a dodici mesi di tutte le opzioni di roaming. Salt intende anche adeguare al ribasso il limite di costo prestabilito.