Svizzera

Per rendite eque e sicure in futuro, lanciata iniziativa

Il comitato d'iniziativa comprende, fra gli altri, l'ex presidente Plr Fulvio Pelli

(Ti-Press)
7 settembre 2021
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Il sistema pensionistico deve essere equo e sicuro, anche per le generazioni future. È lo scopo dei promotori dell'iniziativa popolare detta delle generazioni, lanciata ufficialmente oggi, che si propone di contribuire a una riforma "reale, equa e sostenibile" del sistema.

Sulla Svizzera aleggia il rischio di un conflitto aperto tra le generazioni perché il sistema pensionistico non è equilibrato, stando a una nota odierna dei fautori.

Il comitato d'iniziativa, presieduto dall'esperto di fondi pensione Josef Bachmann, comprende l'ex presidente del PLR Fulvio Pelli, il professor Walter Steurer, membro del comitato degli anziani dei Verdi liberali e David Trachsel, presidente dei giovani UDC.

A causa di difetti sistemici, 6 miliardi di franchi di capitale risparmiato da parte dei giovani sono attualmente ridistribuiti ai pensionati. In modo strisciante ma inesorabile, sta quindi emergendo una società a due velocità che vede i lavoratori da una parte e i pensionati dall'altra. Un divario si sta anche formando tra i giovani pensionati e quelli più anziani.

A parere dei sostenitori dell'iniziativa, l'idea che la previdenza professionale possa essere ristrutturata mediante contributi sempre più elevati è "ingenua e irresponsabile". Un regime pensionistico equo per tutte le generazioni deve essere in grado di reagire alle condizioni quadro reali, altrimenti si tradurrà in una "ridistribuzione contraria al sistema".

Secondo i promotori, deve essere possibile regolare periodicamente una piccola parte della pensione verso l'alto e verso il basso. Questo è l'unico modo per finanziare il secondo pilastro come previsto dal sistema di capitalizzazione.

Le richieste includono anche il collegamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita. Inoltre, il tasso di conversione - tasso che serve a calcolare la rendita di vecchiaia - non dovrebbe essere regolato per legge.

Nella primavera del 2019, l'iniziativa "per una pensione di vecchiaia intergenerazionale equa" (pensione sì - ma equa) del campo della destra era già stata lanciata con richieste simili. Tuttavia, il testo non era riuscito a raccogliere le 100 mila firme necessarie.