Secondo l'Ams gli attuali piani di protezione hanno funzionato bene e possono essere ancora utilizzati
I musei elvetici vogliono continuare a ricevere i visitatori senza certificato Covid, a condizione che vengano rispettati i piani di protezione. Lo ha indicato oggi in una nota l'Associazione dei musei svizzeri (Ams). Quest'ultima sostiene l'appello alla vaccinazione lanciato alla popolazione.
Il certificato è un'opzione utile per i musei nonché per tutte le istituzioni culturali quando si organizzano eventi con un vasto pubblico. Tuttavia, l'Ams ribadisce che i piani di protezione, che hanno dato buona prova di sé, possono continuare a essere utilizzati per le visite ai musei.
L'esclusione di una parte del pubblico come i gruppi di scolari sarebbe contraria alla missione fondamentale dei musei, ha spiegato la segretaria generale dell'Ams Katharina Korsunsky all'agenzia Keystone-Ats. Misure efficaci quali il mantenimento di una distanza di sicurezza e l'obbligo di indossare una mascherina possono facilmente essere attuate nei musei, castelli e giardini botanici e zoologici svizzeri.
Complessivamente gli ambienti culturali sono divisi sul certificato Covid. Le sale che accolgono persone con meno di 30 anni sono contrarie a questa misura, poiché poche persone in questa fascia d'età sono vaccinate. In altri luoghi, invece, il certificato è ben accolto, quale garanzia di sicurezza per il pubblico.
Mercoledì il Consiglio federale ha annunciato il suo progetto di estendere il certificato Covid per andare nei ristoranti, musei, al cinema o ai concerti. Tale provvedimento è in consultazione fino al 30 agosto. Nessuna data di entrata in vigore è prevista per il momento.