"È inaccettabile che i clienti vengano costretti a pagare di più quando si assiste a un lento smantellamento delle prestazioni", si legge in un comunicato
L'organizzazione di protezione dei consumatori svizzerotedeschi, la Sks, critica l'aumento dei prezzi annunciato oggi dalla Posta per le lettere A e B. Le tariffe in Svizzera sono già ora fra le più care al mondo, viene ricordato.
La Posta ha soppresso numerose cassette postali per gli invii e quelle che rimangono sono spesso vuote al mattino. "È inaccettabile che i clienti vengano costretti a pagare di più quando si assiste a un lento smantellamento delle prestazioni", scrive oggi la Sks in un comunicato.
Al posto di avallare l'aumento dei prezzi delle lettere, la Confederazione farebbe meglio a rinunciare alla distribuzione di dividenti per milioni di franchi alla Posta, conclude l'associazione.