Diverse organizzazioni caritative versano assegni vicini ai 200 mila franchi l'anno nonostante vivano di donazioni e non paghino imposte
Diverse organizzazioni caritative come Pro Senectute versano stipendi non lontani dai 200'000 franchi all'anno ai membri delle rispettive direzioni, nonostante vivano di donazioni, ricevano almeno in parte sostegno dello stato e non paghino imposte. Lo mette in luce un'indagine pubblicata oggi da K-Tipp.
Il periodico ha svolto un'inchiesta presso le principali opere assistenziali che si appellano periodicamente alla solidarietà degli svizzeri, constatando che gli stipendi si orientano a quelli delle aziende che operano in regime di concorrenza e a scopo di lucro.
È emerso che i quadri di direzione meglio retribuiti sono quelli di Pro Senectute, che incassano (per un'attività al 100%) 210'000 franchi sull'arco dei dodici mesi. Seguono Pro Juventute e Lega contro il cancro (189'000), Aiuto svizzero alla montagna (170'000) e Croce Rossa Svizzera (169'000), Lega polmonare (153'000), Wwf (143'000) e Pro Natura (140'000).
La classifica prosegue poi con tutta una serie di altre associazioni e fondazioni, per finire poi con l'Esercito della salvezza, che si limita a 91'000 franchi. Aiuto Aids Svizzero non ha voluto rispondere alla domanda della testata.
Nessuna informazione è stata nemmeno fornita riguardo a quanto incassano i presidenti delle direzioni di Pro Senectute, Pro Juventute, Lega contro il cancro e Lega polmonare. In assenza di questi dati la graduatoria dei singoli stipendi più pingui è capeggiata dal numero uno di Croce Rossa Svizzera, il cui lavoro è compensato con 255'000 franchi.