È quanto emerge da uno studio condotto dalla Croce Rossa Svizzera insieme al Politecnico di Zurigo
Nella lotta al coronavirus undici test sierologici sono stati valutati e solo uno è risultato adatto a un utilizzo indipendente efficace. È quanto si legge in un comunicato odierno della Croce Rossa Svizzera (CRS), che ha svolto lo studio con altre organizzazioni, fra le quali il Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Se usati nel modo giusto, i test sierologici possono rappresentare uno strumento molto utile per la società, viene spiegato nella nota. I test rivelano infatti se una persona ha sviluppato anticorpi in risposta al coronavirus anche senza presentare sintomi della malattia.
I test sono stati confrontati in base alla loro sensibilità (numero di risultati positivi in soggetti che presentano la malattia) e specificità (numero di risultati negativi in soggetti che non presentano la malattia). Gli esami sono stati effettuati su test di facile utilizzo (goccia di sangue prelevata dal dito), che forniscono un risultato dopo una rapida attesa che va dai 10 ai 30 minuti e che permettono così di testare in breve tempo numerosi gruppi di persone.
Tra gli 11 test rapidi finora analizzati solo uno risulta adeguato all'impiego diretto. Altri cinque forniscono invece risultati attendibili solo se usati in combinazione e se verificati con un secondo test in caso di risultato positivo. Per la realizzazione dello studio comparativo, la Crs ha fornito 34'000 unità di test e finanziato diverse serie di esperimenti.