L'ex Consigliere federale Udc considera lecita la sua pretesa, affermando di non voler fare regali allo Stato e negando problemi di liquidità
L'ex consigliere federale e miliardario Christoph Blocher ha difeso in un'intervista alla SonntagsZeitung la richiesta retroattiva del suo vitalizio milionario. Ha detto di non aver fatto nulla di male, giustificando la pretesa affermando che non voleva fare regali allo Stato. Blocher ha negato che il prelievo del denaro sia collegato a un possibile problema di liquidità. Secondo sue stesse dichiarazioni, ha chiesto dopo dodici anni 2,77 milioni di franchi retroattivi. "Quando vedo come il Parlamento rosso-verde spende denaro o come, ad esempio, la consigliera federale Karin Keller-Sutter, in qualità di portavoce dei gruppi d'interesse, si oppone all'iniziativa per la limitazione, allora non ci devono essere regali a questo Stato", ha detto l'imprenditore zurighese ed ex leader dell'Udc.
Dopo la sua esclusione dal governo nel 2007, Blocher era partito dal presupposto che non avrebbe percepito una rendita del Consiglio federale. Il 79enne non accetta critiche sull'attuale recupero di milioni nel bel mezzo di una crisi. "Se qualcuno pensa che non si debba ricevere la rendita che gli spetta, ma che si debba dare questi soldi allo Stato, allora dovrebbe dare il buon esempio". Blocher non ha detto cosa farà dei soldi.
Venerdì scorso, un'indiscrezione aveva reso pubblico che Blocher - in Consiglio federale dal 2003 al 2007- chiedeva retroattivamente alla Confederazione la rendita del Consiglio federale, alla quale aveva rinunciato alla sua partenza nel 2007. Il Consiglio federale aveva approvato la sua richiesta mercoledì scorso. Il dossier è passato alla Delegazione delle finanze del Parlamento. Il Consiglio federale intende disciplinare giuridicamente questo aspetto per il futuro.