Svizzera

Pardini eletto nel Cda della Posta

La nomina del sindacalista ed ex deputato bernese aveva suscitato le critiche dei rappresentanti ticinesi alle Camere

Corrado Pardini (Keystone)
8 giugno 2020
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Corrado Pardini è entrato nel Consiglio di amministrazione della Posta. L'Assemblea generale ha eletto l'ex consigliere nazionale bernese (Ps) come rappresentante del personale al posto di Michel Gobet, deceduto a febbraio.

Pardini lascerà la direzione e tutti gli organi di Unia a fine luglio, precisa un comunicato del sindacato. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha dichiarato venerdì scorso che il Consiglio federale ha esaminato la proposta presentata da Syndicom e ha trovato il candidato consono.

La polemica dalla Svizzera italiana

La nomina di Pardini ha sollevato negli scorsi giorni parecchie critiche da parte di numerosi esponenti della delegazione ticinese alle Camere federali. E questo perché l'ex parlamentare, non rieletto a novembre, è stato indicato come rappresentante della Svizzera italiana pur non avendo alcun contatto con essa (italiano parlato a parte).

Le reazioni dei sindacati

Per Syndicom, nel cui comitato direttivo siede il fratello Giorgio Pardini, questa nomina "consente ai lavoratori della Posta di essere rappresentati nel consiglio di amministrazione del gruppo della Posta da una persona di grande competenza e dal suo candidato proposto". In qualità di ex consigliere nazionale dispone inoltre della necessaria sensibilità per i processi politici nella Berna federale dove si è fatto conoscere come sostenitore di un servizio pubblico forte.

Unia, in un comunicato, ha ringraziato calorosamente Pardini e "conta su di lui per continuare a dare importanti impulsi per lo sviluppo e il successo del movimento sindacale in Svizzera come consulente indipendente".

La carriera sindacale di Pardini è iniziata 33 anni fa nei sindacati che hanno preceduto la fondazione di Unia, la Federazione svizzera dei lavoratori edili e del legno e il Sindacato edilizia e industria. È membro della direzione di Unia da dodici anni e dal 2011 al 2019 è stato anche consigliere nazionale.