Svizzera

Michael Lauber di nuovo nel mirino del Parlamento

Imminente l'avvio di una procedura di revoca nei confronti del procuratore generale della Confederazione

(Keystone)
28 aprile 2020
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Il consigliere nazionale Matthias Aebischer (Ps/Be) chiederà l'apertura di una procedura di revoca contro il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber. "Non si può più continuare così", ha indicato oggi il deputato socialista alla radio svizzerotedesca Srf.

Aebischer è vicepresidente della Commissione giudiziaria (Cg) dell'Assemblea federale, la cui sottocommissione si riunirà domani. "Se essa non vorrà aprire una procedura di revoca, la chiederò personalmente" in occasione della prossima riunione della commissione plenaria, prevista per il 13 maggio, ha spiegato il consigliere nazionale.

La misura è legata al controverso caso relativo agli incontri avvenuti tra il procuratore generale e il presidente della Fifa Gianni Infantino - in relazione al procedimento riguardante la Federazione calcistica - che ha portato all'apertura di un procedimento disciplinare contro Lauber nel maggio dello scorso anno da parte dell'Autorità di vigilanza del Ministero pubblico della Confederazione (Av-Mpc).

Quest'ultima all'inizio di marzo di quest'anno aveva comunicato la conclusione del procedimento disciplinare nei confronti di Lauber, sottolineando che la somma delle violazioni commesse era "considerevole". L'indagine condotta dal giudice federale Alexia Haine - membro dell'autorità di vigilanza del Mpc - ha mostrato che Lauber ha violato in più occasioni i suoi obblighi di responsabilità in particolare riguardo agli incontri con Infantino nel 2016 e nel 2017, veniva precisato.

L'Av-Mpc aveva quindi deciso di imporre a Lauber - quale sanzione disciplinare - una riduzione salariale dell'8% per un anno (il massimo consentito ammonta al 10%) pari a un taglio di 23'827 franchi su uno stipendio annuo di 297'844 franchi. Il procuratore generale ha però deciso di fare ricorso al Tribunale amministrativo federale.

Attualmente, diversi consiglieri nazionali e consiglieri agli Stati ritengono che l'allontanamento di Lauber sia la migliore soluzione. Voci di protesta si erano già levate lo scorso settembre, quando il procuratore generale della Confederazione era stato rieletto dall'Assemblea federale per il periodo 2020-2023, nonostante il parere contrario della Commissione giudiziaria del Parlamento.