Sarebbero tre adulti residenti nel canton Basilea, ma non hanno ancora un nome. Il conducente della Porsche che ha causato l'impatto in ospedale psichiatrico
L'impatto è stato talmente violento che l'auto, una Renault Kadjar, si è accartocciata e compressa. A tal punto da richiedere di essere trasportata altrove per estrarre i corpi senza vita degli occupanti. Tre, stando alla Polizia caontonale di Argovia. A nulla sono valsi i soccorsi.
Le salme appartengono a tre adulti provenienti da Basilea che per il momento non hanno ancora un nome.
La dinamica dell'incidente non è ancora chiara
L'incidente vede coinvolto un Porsche Cayenne (al suo volante un 45enne montenegrino residente in Argovia) che, a gran velocità, è entrato in collisione con una Renault Kadjar; l'auto tamponata, per la forza dell'urto, è scivolata in avanti impattando con un rimorchio: il suv è rimasto schiacciato dai due veicoli.
Nel tratto di strada dove si è consumato l'incidente il servizio di manutenzione stradale aveva allestito un cantiere (in direzione di Zurigo), chiudendo la corsia di sorpasso. Il traffico è quindi stato concentrato sulla corsia di destra, causando la formazione di una coda di auto.
L'auto coinvolta stamane nell'incidente sull'A3 (prima del tunnel di Bözberg) è stata recuperata e trasportata nel cortile della fabbrica di Frick dove – alla presenza degli specialisti degli incidenti della polizia, della procura e dell'Istituto di medicina legale di Argovia – la carcassa metallica è stata aperta.
Il 45enne montenegrino al volante del Cayenne ha tentato di scappare a piedi. Il suo arresto è avvenuto poco dopo grazie all'intervento della polizia e l'esame precauzionale cui è stato sottoposto in spedale non ha fatto riscontrare ferite rilevanti. La Polizia attraverso il comunicato fa sapere che il 45enne è stato ricoverato in un ospedale psichiatrico.
In seguito al fatto, la Polizia ha dovuto bloccare la strada per 4 ore, in direzione di Zurigo. Blocco che è stato rimosso verso le 13.50. Ragioni e dinamiche dell'evento non sono ancora chiare: Polizia cantonale e pubblico ministero hanno avviato le indagini.