Nell'ambito di una maxi inchiesta internazionale coordinata da Europol e Dea è stata confiscata oltre una tonnellata di droga in Svizzera e Hong Kong
Tre persone sono state arrestate e 600 kg di cocaina sono stati sequestrati in maggio a Basilea nell'ambito di un'operazione internazionale contro trafficanti balcanici. Questi hanno trasportato la droga dal Sudamerica utilizzando un aereo privato. Nel frattempo a Hong Kong sono stati confiscati altri 421 kg, portando il totale a oltre una tonnellata. In Svizzera, Croazia, Repubblica ceca, Serbia e Slovenia sono inoltre stati confiscati due milioni di euro in contanti e oltre un milione di euro in beni di lusso quali orologi di alta gamma e veicoli, riferisce Europol in un comunicato odierno.
Complessivamente le persone finite in carcere nell'ambito dell'operazione "Familia" sono 16. Undici arresti sono stati effettuati a in Europa - Croazia, Repubblica ceca, Serbia e Svizzera - e cinque a Hong Kong. A Basilea è tra l'altro stato arrestato, grazie a operazioni di osservazione francesi, uno dei capobanda, mentre un altro è stato fermato in Croazia.
L'inchiesta internazionale è stata coordinata da Europol e dall'agenzia antidroga statunitense DEA e vi hanno partecipato inquirenti di Svizzera, Repubblica ceca, Slovenia, Francia, Belgio e Italia nonché dell'agenzia europea della guardia di frontiera e costiera Frontex. Stando a Europol i trafficanti hanno preparato diversi voli dal Sudamerica all'Europa tra il 2018 e il 2019. In Asia - dove il traffico di droga era invece marittimo - erano coinvolte autorità di Hong Kong, Macao e Malaysia, mentre in Sudamerica di Uruguay e Paraguay. In un tweet Fedpol si dice "fiera di aver contribuito a questo grande successo nella cooperazione internazionale".
Excellent cooperation worldwide against cocaine trafficking coordinated by Europol, @DEAHQ #DEAEurope and the Croatian authorities leads to 16 arrests and the seizure of over 1 tonne of cocaine and €2 million in cash: https://t.co/LhFqC6Jw0x pic.twitter.com/nzr6ryd9jF
— Europol (@Europol) July 25, 2019