La struttura del canton Vaud già oggetto di atti vandalici in passato. Nessun ferito, aperta un'inchiesta: "La pista criminale è privilegiata", comunicano le autorità.
Il portavoce di Swisscom Christian Neuhaus ha dichiarato che il sito in questione non è compreso nel progetto di infrastruttura per la rete 5G. Così si esprime l'azienda a margine dell'esplosione che questa mattina ha distrutto un'antenna utilizzata dalla stessa Swisscom e da Salt a Denens, villaggio di 800 anime nel canton Vaud. Riguardo ai potenziali disagi per l'utenza, il portavoce Christian Neuhaus ha fatto sapere che la messa fuori servizio dell'impianto ha sicuramente avuto un impatto, anche se l'entità non è ancora nota. Un abitante della regione incrociato sul posto ha però spiegato che la rete è nettamente meno performante di quanto fosse sabato. L'antenna in questione era già stata oggetto di vandalismi in passato. Molto acceso, negli ultimi mesi in Romandia, si è rivelato il dibattito sull'introduzione della nuova tecnologia di telefonia mobile, che ha generato una forte opposizione.
Un'esplosione seguita da un incendio ha gravemente danneggiato questa mattina un'antenna della telefonia condivisa da Swisscom e Salt a Denens, nel canton Vaud. Gli inquirenti privilegiano la pista criminale. Stando a quanto indicato poco fa dalla polizia cantonale, l'allarme è stato lanciato alle cinque del mattino da un abitante della zona, che ha riferito di una forte esplosione vicino al villaggio. Gli agenti accorsi sul posto hanno scoperto che il locale tecnico di un'antenna telefonica era in preda alle fiamme. Per domare l'incendio sono intervenuti i pompieri.
La deflagrazione ha completamente distrutto il locale. Il susseguente rogo ha anche danneggiato vari cavi e una parte del pilone dell'antenna. Non vi sono invece feriti. La procura ha già avviato le indagini e sul posto sono intervenuti anche gli specialisti della polizia scientifica. "Stando ai primi elementi raccolti la pista criminale è privilegiata", si legge nel comunicato delle autorità.