Accordo tra la Posta e il Sorvegliante dei prezzi. Le tariffe di Posta A e B sono le stesse da 14 anni
Il prossimo anno inviare lettere e pacchi non costerà di più. La conferma giunge dalla stessa Posta, la quale ha deciso di non aumentare le tariffe per lettere e pacchi per il 2019. La decisione, si fa sapere, è il risultato di un accordo tra l’azienda e il Sorvegliante dei prezzi. La Posta rinuncerà, inoltre, per un altro anno ad applicare la tassa per la revisione doganale di 13 franchi. Per alcuni prodotti meno utilizzati, invece, possono verificarsi lievi adeguamenti dei prezzi, che entreranno in vigore all’inizio del 2019. La Posta informerà individualmente i clienti interessati.
Nessun rincaro, quindi, per la Posta A e la Posta B da ormai 14 anni. Nonostante il calo dei volumi delle lettere e la difficile situazione dei mercati, spiega il Gigante giallo, per l’anno prossimo si “rinuncerà ancora una volta a un aumento delle tariffe, e lo stesso vale per i pacchi (Economy e Priority)”. Per rimanere competitiva, si precisa, la Posta “necessita di prezzi orientati ai costi e in linea con il mercato”. L'intesa raggiunta con il Sorvegliante dei prezzi, insieme al mancato incasso della tassa per la revisione doganale, significherà una perdita di introiti per svariati milioni. “Tutto ciò – si commenta in una nota –in un’epoca e in un mondo sempre più digitalizzato, in cui il comportamento dei clienti è in rapido cambiamento. Per finanziare i propri servizi di base, svilupparli e soddisfare le moderne esigenze dei clienti, la Posta deve poter contare sui propri utili”.
E per il futuro? “Il core business della Posta – si legge ancora – è in costante calo. Da anni il volume delle lettere e delle operazioni allo sportello è in calo e, nell’ultimo periodo, il basso livello dei tassi ha generato una costante diminuzione degli utili della Posta. Il prossimo anno la Posta cercherà, perciò, di discutere con il Sorvegliante dei prezzi la struttura delle tariffe di lettere e pacchi a partire dal 2020”.