Svizzera

La truffa del pacco postale

Il Gigante giallo sospende (per ora) il servizio di rispedizione. C'è il rischio di imbrogli, fa sapere l'azienda

(foto Ti-Press)
8 aprile 2018
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La Posta ha sospeso, temporaneamente, il servizio di rispedizione pacchi a causa del rischio di truffe tramite 'phishing', ossia il tentativo di impadronirsi illegalmente dei dati personali di un utente e di altre informazioni utili al fine di derubarlo. Un portavoce del gigante giallo ha confermato all’ats una notizia in tal senso della 'NZZ am Sonntag'.

Alcuni criminali hanno, infatti, 'hackerato' gli account di posta elettronica di persone che hanno attivato il servizio di tracciamento di una spedizione presso la Posta e hanno ordinato a loro nome della merce. Merce che, come la relativa fattura, veniva spedita a casa della vittima. Successivamente i malintenzionati accedevano all’avviso di recapito della Posta e deviavano il pacchetto a uno sportello automatico. Qui ritiravano il pacco con un codice che l'azienda postale inviava per email.

Per sopperire a questo buco nella sicurezza, la Posta ha deciso di potenziare l’autenticazione: il cliente riceverà in futuro un codice di conferma sul telefonino che, a sua volta, dovrà inserire per attivare la deviazione del pacchetto. Questa funzione entrerà in servizio a fine aprile. La Posta non è tenuta al risarcimento dei danni causati da tali truffe.