Il numero 1 al mondo crolla, quando sembrava lanciato verso un facile successo. Nella finale che assegnerà l'oro olimpico il tedesco sfiderà il russo Kachanov.
Novak Djokovic non ripercorrà le tracce di Steffi Graf. Il serbo non realizzerà il cosiddetto Golden Slam, riuscito invece alla campionessa tedesca nel 1988.
Vincitore dei tre tornei Slam giocati finora in stagione - Australian Open, Roland Garros e Wimbledon -, Djokovic ha perso in semifinale del torneo olimpico a Tokyo, battuto da Alexander Zverev con il risultato di 1-6 6-3 6-1. L'oro olimpico se lo contenderanno il tedesco e il russo Karen Kachanov, vincitore per 6-3 6-3 sullo spagnolo Pablo Carreno Busta.
La sconfitta di Novak Djokovic è assai sorprendente. Imperiale fin dall'inizio del torneo, contro Zverev era avanti un set, 3-2 e servizio suo e sembrava procedere spedito verso un tutto sommato facile successo. Ma dopo aver mandato una pallina nel cielo di Tokyo per la rabbia, il tedesco si è sciolto e il serbo è sembrato sentire sulle spalle tutto il peso della posta in gioco. Il numero uno al mondo ha in effetti perso addirittura dieci degli ultimi undici game, fallendo ancora una volta la sua rincorsa all'oro olimpico.
Nel 2008 Djokovic era stato eliminato da Rafael Nadal, nel 2012 aveva perso da Andy Murray e nel 2016 aveva dovuto cedere il passo a Juan Martin Del Potro. Potrebbe riprovare tra tre anni a Parigi, a cogliere il solo grande titolo che gli manca. Per ora dovrà riconcentrarsi in vista del prossimo grande appuntamento, l'Us Open che si disputerà il mese prossimo. Un successo a New York equivarrebbe a completare il Grande Slam. Dovesse farcela (e ne ha tutte le carte), il serbo sarebbe il primo dopo l'australiano Rod Laver nel lontano 1969.