Tennis

L'agenzia mondiale antidoping impugna l'assoluzione di Sinner

L'agenzia mondiale antidoping fa appello alla Corte arbitrale dello sport

In sintesi:
  • Secondo la Wada 'la constatazione di 'assenza di colpa o negligenza' non è corretta ai sensi delle norme vigenti'
  • Chiesti da uno a due anni di stop per il n.1 al mondo
Jannik Sinner
(Keystone)
28 settembre 2024
|

L'agenzia mondiale antidoping (Wada) ha fatto appello al Tas (Tribunale di arbitrato dello sport) contro l'assoluzione di Jannik Sinner in relazione al caso Clostebol. Lo fa sapere la stessa Wada con un comunicato in cui sottolinea che "la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non è corretta ai sensi delle norme vigenti", e chiede per il n. 1 del mondo uno stop da uno a due anni.

"L'Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) conferma di aver presentato giovedì 26 settembre un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (Tas) per il caso del tennista italiano Jannik Sinner - è scritto nella nota della Wada stessa -, giudicato da un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (Itia) senza colpa o negligenza per essere risultato positivo per due volte al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024". "La Wada ritiene che la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ - continua il comunicato - non sia corretta ai sensi delle norme vigenti. La Wada chiede un periodo di ineleggibilità compreso tra uno e due anni. La Wada non chiede la squalifica di alcun risultato, salvo quella già inflitta dal tribunale di prima istanza". "Poiché la questione è ora pendente davanti al Tas - conclude la nota -, la Wada non farà ulteriori commenti in questo momento".

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔