Domani in Arabia Saudita al via una ricchissima edizione delle finali Next Gen, con il ventunenne bernese che avrà la sua da dire
Dopo il Masters vero e proprio, spazio da domani a quello della Next Gen, una sorta di finale Atp per i tennisti del futuro, che dopo aver fatto tappa a Milano l’anno scorso, stavolta emigra in Arabia Saudita dove verrà messa in palio una ragguardevole somma di due milioni di dollari che farà indubbiamente ingolosire quelli che sono considerati i migliori tennisti Under 21 del circuito. Infatti, riceveranno 150 mila dollari a testa soltanto per partecipare, mentre il vincitore – nel migliore dei casi – risalirà sull’aereo con in tasca un assegno da mezzo milione di dollari.
Se a Torino la Svizzera ha dovuto ammirare da lontano le gesta di quello che è il nuovo Gotha del tennis mondiale, a Gedda i fan rossocrociati saranno indubbiamente stuzzicati dalla presenza di Dominic Stricker, il solo tra i partecipanti a essere già alla sua seconda presenta alle finali Next Gen. E dopo essere riuscito ad arrivare in semifinale un anno fa al Palalido, quando s’era dovuto arrendere in tre set al ceco Jiri Lehecka. Stavolta, le chance per il ventunenne di Grosshöchstetten sembrano essere anche migliori, visto che nella gerarchia planetaria solo i francesi Arthur Fils (Atp 36) e Luca Van Assche (70) sono piazzati meglio di lui, che veleggia al 94esimo posto dei valori mondiali.
Nella fase preliminare del torneo, Stricker dovrà vedersela con il citato Fils e gli italiani Luca Nardi (Atp 115) e Flavio Cobolli (100), e quest’ultimo sarà il primo dei suoi sfidanti quest’oggi, attorno alle 14. L’altra poule sarà invece composta da Van Assche, dall’americano Alex Michelsen (Atp 97), dal serbo Hamad Medjedovic (110) e dal giordano Abdullah Shelbayh (185). Da segnalare che i match inizieranno senza riscaldamento sulla distanza dei tre set, con il tiebreak previsto già sul 3-3. Anche il gioco verrà accelerato, infatti tra una battuta e l’altra potranno passare al massimo 8 secondi.