Lo statunitense lascia il circuito a 38 anni, dopo diciassette anni di carriera professionistica e sedici tornei vinti
Dopo diciassette anni nel circuito Atp il 38enne statunitense John Isner ha deciso di appendere la racchetta al chiodo, al termine degli Us Open, al via lunedì. Il 38enne lascia così dopo diciassette anni di carriera professionistica, durante i quali ha vinto sedici titoli e preso parte ai Masters nel 2018. Dotato di uno dei servizi più potenti di sempre, Isner è l'unico tennista ad aver superato la soglia dei 14'000 ace, 14'411 a oggi. È inoltre uscito vincitore dalla partita più lunga della storia, il primo turno di Wimbledon 2010, contro il francese Nicolas Mahut per 6-4, 3-6, 6-7 (7/9,) 7-6 (7/3), 70-68 in 11h05' di gioco su tre giorni. Nel luglio 2018 ha invece raggiunto la sua miglior posizione in classifica, l'ottava, dopo aver raggiunto le semifinali, sempre nello slam londinese.
Isner, uscito dall'Università della Georgia nel 2007, ha annunciato il ritiro tramite i suoi social network, commentando «il viaggio è stato incredibile».
Intanto a New York procedono le qualificazioni, con cinque elvetici che sono approdati al secondo turno: Leandro Riedi affronterà il ceco Jakub Mensik (Atp 191), Dominic Stricker (Atp 127) se la vedrà con lo spagnolo Pablo Llamas Ruiz (Atp 146). In campo femminile sono invece ancora in lizza Viktorija Golubic (Wta 136), Simona Waltert (Wta 151) e Céline Naef (Wta 161). La prima è attesa dalla statunitense Sachia Vickery (Wta 203), la seconda dalla tedesca Laura Siegemund (Wta 108) e la terza da un'altra padrona di casa, Katie Voylnets (Wta 127).