Il vodese comincia male la sfida con lo spagnolo Carballes Baeña, tuttavia riesce a riemergere e poi non sbaglia più un colpo. Ora se la vedrà con Sonego
Va a caccia della sua prima semifinale da un anno a questa parte, Stan Wawrinka. Ma è un match subito in salita quello del vodese, nel quarto di finale sulla terra rossa di Umago, in Croazia, davanti a quel Roberto Carballes Baeña (Atp 59) da lui stesso eliminato una settimana prima al torneo di Gstaad, in un match tuttavia segnato dal ritiro dell’iberico nel secondo set. Stavolta, però, le cose si mettono subito male per il trentottenne di Saint-Barthélemy, numero 72 dei valori mondiali, che perde subito la battuta e dopo sette minuti e mezzo di gioco è già sotto 2-0. A quel punto comincia la sua lunga rincorsa sotto i riflettori dello stadio intitolato a Goran Ivanisevic, che si concretizza nel corso di un interminabile sesto game, quando lo spagnolo deve far fronte a due palle break, la seconda delle quali gli è fatale. Così il match è totalmente rilanciato, e sul 5-4 in suo favore l’elvetico riesce pure a confezionare un set point, cosa che gli basta e avanza per chiudere sul 6-4 la prima frazione, dopo 53 minuti di gioco.
Molto più convincente sulle prime palle (92%) sia sulle seconde (76%), Stan the Man nella seconda frazione gioca con autorità, impedendo al rivale di crearsi occasioni per eventuali break point. La partita va avanti punto a punto fin sul 6-5, quando il romando prova a piazzare l’accelerazione vincente, portandosi dapprima sul 15-30 e poi sul 15-40 sfruttando una seconda di servizio dello spagnolo, sinonimo di match point dopo 1 ora e 44 minuti di gioco: preciso come un orologio svizzero Wawrinka si presenta così puntualissimo all’appuntamento con la semifinale, dove se la vedrà con l’italiano Lorenzo Sonego, che si è sbarazzato in tre set (3-6 6-1 6-2) dello spagnolo Jaume Munar. In quella che sarà la prima sfida in assoluto fra il vodese e il piemontese numero 43 dell’Atp.