‘Le dichiarazioni politiche non sono vietate’, afferma la Federazione internazionale di tennis
Presa di posizione chiara da parte della Itf – la federazione internazionale di tennis – dopo le polemiche seguite alle recenti dichiarazioni di Novak Djokovic sul "Kosovo cuore della Serbia": le dichiarazioni politiche da parte dei giocatori, fa sapere la massima istanza del tennis, non sono proibite, e dunque non sarà preso alcun provvedimento nei confronti del serbo. «Le regole di condotta dei giocatori durante i tornei del Grande Slam», hanno comunicato i vertici dell'Itf, «sono definite dallo stesso regolamento dei Grandi Slam, e in quel codice non c'è nessuna disposizione che vieti agli atleti di parlare di politica». L'Itf conferma di avere ricevuto una lettera di reclamo da parte della federazione kosovara e di averla semplicemente inoltrata alle autorità che gestiscono i massimi tornei del calendario internazionale.
Lunedì, al termine del suo primo incontro al Roland Garros, Novak Djokovic aveva scritto sulla telecamera del campo Philippe-Chatrier... "Il Kosovo è il cuore della Serbia! Stop alla violenza". Il Kosovo, da diversi giorni, è teatro di scontri fra le Forze internazionali della Nato (Kfor) e i manifestanti serbi. Interrogato dalla stampa sull'episodio, il fuoriclasse aveva detto di sentire... "una responsabilità particolare, in quanto personaggio pubblico e in quanto figlio di un uomo serbo nato in Kosovo, e dunque di voler portare una forma di sostegno al popolo serbo. È il minimo che io possa fare. Non sono un politico, e certo non voglio intavolare una discussione su questo tema». Il comportamento è però stato criticato mercoledì, fra gli altri, anche dalla ministra francese dello sport – Amélie Oudéa-Castéra – che ha definito non appropriato il messaggio veicolato dal tennista serbo, e che spera che ciò non si ripeta.