La diciassettenne di Feusisberg elimina la lettone Semenistaja e approda in semifinale, dove dovrà vedersela con la francese Janicijevic
Céline Naef batte la lettone Darja Semenistaja e approda in semifinale all’Axion Open: la diciassettenne di Feusisberg è rimasta l’unica rappresentante svizzera in corsa nell’11ª edizione del torneo chiassese dell'Itf Women's tennis Tour. Sul campo centrale la Naef si è imposta sulla rivale con il punteggio di 7-6(4) 6-3, riuscendo a gestire con grande maturità i momenti chiave della sfida, e nella giornata di sabato affronterà per un posto in finale la francese Selena Janicijevic, protagonista del successo su Tena Lukas per 3-6 7-6(7) 6-2. Nella parte alta del tabellone invece promette spettacolo la semifinale tra la prima testa di serie Nadia Podoroska e la quindicenne Mirra Andreeva.
Da inizio settimana Céline Naef sta dando l’impressione che per approccio mentale e tattico sia ben più matura dei suoi diciassette anni. Dopo una grande rimonta sull’ex top 50 Fiona Ferro al secondo turno, la giovane rossocrociata ha domato Darja Semenistaja per 7-6(4) 6-3: «Ho iniziato bene il match, ma poi nel primo set sono stata sotto 5-6 e ho dovuto gestire subito un momento cruciale. In generale in un torneo è difficile giocare sempre allo stesso livello perché cambiano molti fattori, quindi una giocatrice deve essere in grado di saper gestire i momenti importanti».
Nonostante la giovane età Naef ha già conquistato cinque titoli da professionista, due in questa stagione negli Itf $40.000 di Porto (Portogallo) e $25.000 di Loughborough (Regno Unito): «Lo scorso anno ho vinto il Trofeo Bonfiglio e sapevo di essere tra le giocatrici junior più forti. Nel passaggio a professionista ho provato a esprimermi allo stesso modo senza pormi limiti e finora è andata bene. Spero di continuare così per tutta la stagione».
Allenata da sua mamma, Céline questa settimana in casa può contare sulla presenza di suo fratello e su quella del capitano rossocrociato di Billie Jean King Cup, Heinz Günthardt: «È bello poter giocare un torneo avendo la famiglia al mio fianco. Se giocherò in Nazionale? Senza dubbio è un mio sogno, sarebbe fantastico raggiungerlo e spero di poter esaudire questo desiderio il prima possibile».