tennis

Uno su mille è da Masters(ball)

Intanto a Lugano avanzano Dominc Stricker e Luca Margaroli (in doppio)

Numerosissimi i suoi sostenitori presenti al Conza
10 marzo 2023
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Il profumo delle palline nuove di zecca, appena sfornate con quel caratteristico rumore di pressurizzato. E, subito, un viavai di persone, i raccattapalle, si attiva per effettuare il più rapidamente possibile questa operazione, delicata e contemporaneamente fondamentale. Un momento spesso utilizzato per cambiare racchetta così da beneficiare di quella potente combinazione fra corde perfettamente assestate e new balls: con il martellare dei giocatori le palline consumano il loro classico rivestimento in feltro e nerofumo, diminuendone la sensibilità agli effetti impressi dai tennisti e rendendole più leggere in aria. Dal ‘solamente’ recuperare e passare quelle sfere roteanti, il raccattapalle è passato a occuparsi di cibo, bevande e delle plastiche in cui sono contenute le racchette... Un tuttofare, un corredo dei campi, talvolta, ricompensato da qualche carineria dei giocatori. Fare il ball boy significa però anche, e soprattutto, ammirare i propri beniamini sotto un’altra prospettiva. Liam Broady, Alexander Ritschard e Marius Copil spiccano particolarmente al Conza. Il britannico chiede sempre la stessa pallina alla fine di uno scambio lancinante, il rossocrociato si dimostra raramente contento delle sue racchette, qualcuna, fra l’altro, scaraventata malamente a terra, mentre il rumeno (ritiratosi dalla competizione) si assicura che le sue corde siano metà budello e metà poliestere.

Delle peculiarità che sicuramente non sono passate inosservate alla folta schiera di raccattapalle, reclutata fra i differenti tennis club del Ticino e non solo, impegnata a Lugano. Tutti, beninteso, autorizzati a mancare da scuola. Come un ragazzo di Ascona, in precedenza sostenitore di Federer, «ora, di Nadal». O come tre ragazze che si barcamenano fra un campo e l’altro senza mai perdere il sorriso. Una, confessa, ha appena ripreso in mano la racchetta: «È interessante scoprire vizi e capricci dei più vincenti». Le fa eco una sua amica, che invece s’ispira a Gauff e (finché in attività) alla regina del panorama femminile Serena Williams, «la più forte di tutti i tempi». Fra rapidità mentale e disciplina incondizionata a volte essere raccattapalle risulta un ruolo assai pericoloso, specie se in campo troviamo i ‘bombardieri’ del circuito – vedasi Sakkari, beniamina di un’altra ball girl. Il denominatore comune di tutti i raccattapalle è tuttavia proprio quello di ripercorrere le orme dei fuoriclasse della disciplina. Per appassionare ulteriormente i giovani al tennis mercoledì è stata inoltre organizzata una giornata a entrata libera per i tesserati di tutto il cantone. Una marea è accorsa da ogni dove per applaudire Dominic Stricker (Atp 126) e compagni.

A proposito il 20enne si è assicurato un posto nei quarti superando in due set Gauthier Onclin (228). Nel doppio continua infine il cammino di Luca Margaroli in coppia con Mikelis Libietis.