Gli sponsor più celebri hanno puntato sull’elvetico fin dalla prima vittoria a Wimbledon. Ma il basilese continua a vestire anche i panni del filantropo
Dal suo debutto da professionista nel 1998 all’annuncio del suo ritiro giovedì, Roger Federer ha sfruttato la sua presenza ai vertici del tennis mondiale per moltiplicare le sue fonti di reddito. Ha anche perfezionato la sua immagine di alto livello.
L’economista specialista di tennis Lionel Maltese ha affermato che la nascita del "marchio Federer" risale all’inizio della sua collaborazione con il famoso marchio di orologi Rolex nel 2001. "Rolex concentra il proprio lavoro su principi quali l’eleganza, l’autenticità, l’eccellenza... Federer non ha dovuto forzare il suo modo di essere, era perfettamente allineato con questi principi", spiega.
Con il primo titolo del Grande Slam, conquistato nel 2003 a Wimbledon grazie a uno stile di gioco offensivo, il basilese ha rapidamente attirato sponsor di alto livello, in linea con l’immagine che proiettava in campo. Wilson, Mercedes-Benz, Moet & Chandon... A partire da quell’anno aziende affidabili investono nel nuovo fenomeno del tennis mondiale, che sta iniziando a imporsi nel circuito Atp con ben 15 titoli del Grande Slam tra il 2003 e il 2010.
Federer ha aperto la strada alle "garanzie" promesse dagli organizzatori dei tornei alle stelle del tennis, come quella di Marsiglia, dove Lionel Maltese era il direttore delegato. "Nel 1999, abbiamo offerto una garanzia di cinque anni a Roger Federer, per circa un milione di euro – ricorda –. Era lui a firmare quel tipo di contratti, è stato lui a dare il via al mercato delle garanzie, a far sì che i tornei volessero averlo. Un po’ come Michael Jordan, era la persona che tutti volevano vedere".
E proprio come la stella del basket americano, la sua immagine senza tempo ha resistito agli anni senza deteriorarsi: secondo la rivista economica Forbes, nel 2019 il 93% delle sue entrate, stimate in 86 milioni di dollari, provenivano dai suoi sponsor, anche se i problemi al ginocchio rendevano sempre più rare le sue apparizioni in campo.
Il basilese ha spesso agito quale influencer di lusso per i suoi sponsor, ma anche per la sua fondazione, che finanzia progetti educativi per i bambini dell’Africa meridionale e della Svizzera. La partita di esibizione contro Rafael Nadal davanti a più di 50’000 persone a Città del Capo nel 2020 e l’asta dei suoi vestiti e delle sue attrezzature nel 2021 hanno raccolto quasi quattro milioni di euro per la Roger Federer Foundation.
Per Lionel Maltese, il post-carriera non sarà un problema per il "marchio Federer": "Spesso paragono Roger Federer a una destinazione da sogno. Il fascino è naturale, non c’è bisogno di marketing. Il suo marchio continuerà a funzionare".