Tennis

Roger Federer: ‘Peggio alle spalle. Rientrare, una nuova sfida’

Il basilese, fermo dopo la terza operazione a un ginocchio, dà sue notizie: ‘Spero di tornare ad allenarmi presto. Voglio esserci alla Laver Cup 2022’

Roger Federer
(Keystone)
20 settembre 2021
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«Il peggio è dietro di me». Lo ha affermato Roger Federer a Zurigo, dove si è reso per un impegno legato a degli sponsor. «Sto bene, la riabilitazione prosegue».

Parlando prima della Laver Cup, che si disputerà dal 24 al 26 settembre a Boston, evento cui ha dato vita lui, il basilese ha spiegato che si sta progressivamente riprendendo dal terzo intervento chirurgico a un ginocchio. «Mi rallegro per tutto ciò che potrà ancora presentarsi a me», ha indicato all’agenzia di stampa tedesca Sid l’attuale numero 9 della classifica mondiale, che ha messo fine alla stagione dopo il torneo di Wimbledon.

«Quando torno da un’operazione, il giorno seguente è sempre meglio di quello precedente». A livello mentale, il 40enne rossocrociato si dice pronto a ritrovare la forma. «Spero di riprendere il più in fretta possibile la preparazione fisica e tornare sui campi. Ma ci vuole un po’ di pazienza. Questo è un periodo emozionante – ha aggiunto –. L’anno scorso sono già passato da una riabilitazione, quindi mentalmente non è un problema».

Co-detentore del record di Slam vinti (venti, come Rafael Nadal e Novak Djokovic) ritiene il suo ritorno sul circuito professionistico come una nuova «sfida».

‘Molto duro stare a guardare’

Ovviamente quest’anno Roger Federer non disputerà la Laver Cup (Europa contro resto del Mondo). «Mi fa molto male; sarà molto dura stare tre giorni a guardare tennis».

Federer ha però tutta l’intenzione di onorare la prova con la sua presenza nel 2022, quando la competizione si terrà a Londra. «È uno dei miei obiettivi, quello di fare del mio meglio per tornare e giocare la Laver Cup l’anno prossimo».

L’ultima partita giocata dallo svizzero è stata il quarto di finale a Wimbledon (sconfitta in tre set contro il polacco Hubert Hurkacz). Dopo di che, aveva dato forfait per i Giochi Olimpici, i Masters 1000 di Toronto e Cincinnati e l’US Open.