Dal 22 al 28 marzo la prima edizione del torneo dotato di un montepremi di 50'000 dollari. Riccardo Margaroli: ‘Con il sostegno di Swiss Tennis e BancaStato’
In un momento storico in cui prevalgono le cancellazioni e i rinvii sul regolare svolgimento di eventi sportivi che non siano i campionati professionistici, urge rispolverare quello che in lingua inglese è noto come il “save the date”, ossia l’invito a segnare sul calendario (bello se ancora cartaceo, parentesi nostalgica chiusa) una data di quelle importanti: già, perché un torneo di tennis internazionale su suolo ticinese - l'Atp Challenger Città di Lugano che sarà ospite del Padiglione Conza dal 22 al 28 marzo - è un evento che merita di essere segnalato con anticipo. E agendato, per non perderselo. Vuoi per la penuria di appuntamenti di questo genere nell’offerta cantonale (ma anche nazionale) per gli ormai arcinoti motivi di ordine sanitario, vuoi anche perché, a prescindere dal covid, organizzare un Challenger è uno sforzo che merita il debito riconoscimento in quanto ha il merito di offrire ai giocatori la possibilità di guadagnarsi la pagnotta, e agli appassionati di vedere su campi nei pressi di casa un tennis che solitamente si vede solo in televisione.
Ora, va precisato che al momento suddetto Challenger è stato giocoforza pensato senza pubblico (la speranza di uno spiraglio non è tramontata), ma l’idea non è per questo meno valida. Anche perché la diretta in streaming di tutte la partite assicurata dall’Atp stessa attraverso il proprio sito ufficiale (Challenger tv su atp.com) permette comunque una presenza, benché solo virtuale. In attesa di un ritorno alla normalità sul quale è ovviamente prematuro esprimersi.
Tant’è, il Conza a fine marzo ospiterà un torneo di livello assoluto, dotato di un montepremi di 50’000 dollari, con tanto di “hospitality” offerta ai giocatori che ne fa un Atp Challenger 80 ed eleva il tenore di un appuntamento organizzato da Riccardo Margaroli e dai suoi collaboratori, in primis la moglie Isabella. Il grande tennis torna quindi sul Ceresio a più di 10 anni dall’ultima edizione dell’allora Challenger di Lugano, vinta da un certo Stan Wawrinka, a 2 dalla seconda e ultima edizione del Wta Ladies Open (2018 e 2019).
Vicepresidente nonché responsabile juniores in seno a Tennis Ticino, Margaroli vanta una lunga esperienza in termini di tornei internazionali, maturata prima con il “Futures” giovanile che era ospite dell’allora Scuola Tennis Taverne, proseguita poi con lo Swiss Masters andato in scena sui campi di Cadro in estate. Un torneo, quello messo in piedi da Margaroli a fine giugno, proprio per dare un impulso al tennis e un contributo ai giocatori, dal quale in sostanza è nata l’idea del “Città di Lugano”. «Il torneo di Cadro - spiega Margaroli - lo organizzammo con la finalità di dare una mano a giocatrici e giocatori professionisti svizzeri alle prese con un lockdown di sei mesi. Tale finalità è stata decisamente molto apprezzata. Il nostro sforzo è stato riconosciuto dai tennisti, dagli addetti ai lavori, dalla stessa Atp, la quale stava cercando di organizzare una tappa indoor del calendario europeo. Il sostegno finanziario di Swiss Tennis e di BancaStato (sponsor principale), già nostri partner in estate e a loro volta entusiasti di quanto avevamo proposto, unito all’aiuto della Città di Lugano che ci ha messo a disposizione il Conza, ha dato il via alle operazioni. Abbiamo appena avuto luce verde da parte dell'ufficio del medico cantonale per quanto riguarda i protocolli covid che abbiamo preparato, vincolati alla presenza di giocatori tutti professionisti».
Il Conza si trasformerà in palazzetto del tennis. «Grazie a due campi che vi saranno costruiti da una ditta francese specializzata. Per gli allenamenti i tennisti potranno fare capo anche alla struttura della Scuola tennis di Cadro e ai suoi campi in resina di nuova generazione. Ci occuperemo noi del trasporto con le navette».
Le wild card (inviti) saranno assegnate di concerto con Swiss Tennis e daranno diritto alle qualificazioni (tre), al tabellone principale (tre) e al doppio (tre coppie).