Dopo l'imperdonabile sconfitta della Golubic, nella notte hanno lasciato New York anche Jil Teichmann e Stefanie Vögele
Débâcle su tutta la linea per le tenniste svizzere agli Us Open in corso di svolgimento a Flushing Meadows. All'indomani dell'imperdonabile sconfitta di Viktorija Golubic (avanti 5-1 nel secondo set dopo aver vinto il primo), nella notte sono tornate a casa anche Jil Teichmann e Stefanie Vögele. La delusione è particolarmente forte per la Teichmann (Wta 52), sconfitta 7-6, 6-2 dalla spagnola di origine moldava Aliona Bolsova (Wta 103). Contro un'avversaria superata dodici giorni fa nelle qualificazioni del torneo di Cincinnati, l'elvetica ha balbettato tennis, concludendo la sua prestazione con un doppio fallo. Per di più, nella prima frazione si è ritrovata sul 6-5 con quattro palle di set. Incapace di chiudere a suo favore, ha in seguito perso il tie-break e non si è più ritrovata nella seconda frazione. Finalista a Lexington e vincitrice di tre partite a Flushing Meadows, dove il torneo di Cincinnati era stato delocalizzato, Jil Teichmann non si aspettava di certo di uscire già al primo turno. Una vittoria le avrebbe spalancato, per la prima volta in carriera, le porte della top-50 della Wta.
Opposta a Maria Sakkari (Wta 22), testa di serie numero 15 del tabellone e vittoriosa la scorsa settimana contro Serena Williams, Stefanie Vögele (Wta 114) ha avuto il merito di offrire la prestazione sperata. Battuta 6-3, 3-6, 7-5, l'argoviese è andata vicina alla terza vittoria di fila contro la greca. Può rimpiangere le tre occasioni di break avute sul 2-2 del terzo set e il 30-0 sul 5-6, quando si è fatta rimontare, concendendo alla Sakkari il break che ha deciso la sfida.
L'Us Open, dunque, per il tennis elvetico si è già chiuso, almeno per quanto riguarda il tabellone del singolare. Va ricordato che in campo maschile, per la prima volta dal 1989 nessuno svizzero si è presentato ai nastri di partenza, dopo il forfait di Roger Federer e Stan Wawrinka.