Il Roland Garros 2021 attende sempre di conoscere il suo destino. Giudicelli: 'Dobbiamo proteggere gli attori del tennis francese, di cui è il motore'
Rinviato eccezionalmente a settembre, a causa del coronavirus, l'edizione 2021 del Roland Garros potrebbe doversi svolgere a porte chiuse. 'Non scartiamo alcuna opzione», dice il presidente della federtennis francese Bernard Giudicelli. Il quel esclude però un eventuale rinvio di una settimana, ancora possibile. «Cominciare il 20 o il 27 settembre non farebbe alcuna differenza. Riuscendo a organizzare il torneo a porte chiuse riusciremmo però a far girare almeno parzialmente la macchina sul piano economico, in particolare sul fronte di sponsor e diritti tivù. E non è cosa di poco conto».
Sulla decisione unilaterale presa a metà marzo, quando la Fft aveva deciso di punto in bianco di spostare gli Internazionali di Francia a settembre, attirando a sé parecchie critiche, Giudicelli la vede così. «È una decisione che abbiamo preso responsabilmente. Anzi, saggiamente aggiungerei, pensando che questo torneo è il motore del tennis in Francia, è lui che nutre gli attori che popolano il nostro ecosistema. E in momenti come questi dobbiamo pensare a loro, proteggendoli».
A differenza del Roland Garros, il torneo inglese di Wimbledon (29 giugno-12 luglio) è stato annullato dagli organizzatori, mentre invece l'Us Open per il momento rimane in calendario alle date previste, tra il 31 agosto e il 13 settembre.