Tennis

L'Odissea di Roger. E il precipizio

In un pomeriggio drammatico Federer scivola sull'erba londinese e deve cedere il suo titolo. Contro Anderson finisce 2-6 6-7 7-5 6-4 13-11 (!), dopo oltre quattro ore

11 luglio 2018
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Il pomeriggio più lungo. E il giorno più duro. In cui, davvero, per Roger Federer c'è poco o nulla che funzioni. E dove tutto si decide in un quinto set che dura tanto quanto una partita di calcio. Quando una delle tante brutture (ovvero il primo doppio fallo della partita) consegna a Kevin Anderson l'opportunità insperata di chiudere i conti. Dopo quattro ore e undici minuti. Mentre il campo numero 1 di Wimbledon – dove il basilese non giocava più da tre anni – trattiene il fiato. Ed è in quel silenzio tombale che il numero otto al mondo mette la parola fine al confronto, costringendo Federer a cedere il suo titolo in cinque mosse (addirittura sul risultato di 13 games a 11). Lui che, però, aveva cominciato la partita nel migliore dei modi almeno sul piano contabile, vincendo con agio il primo set, e poi in maniera più complicata il secondo. Quello che per il renano segna l'inizio di un'Odissea culminata con lo scivolone nel precipizio. Per demeriti propri, visti i molti errori tanto di diritto, tanto di rovescio, ma pure per l'inaspettata solidità del suo avversario. Che da quando ha vinto il primo dei suoi tre set è diventato una macchina perfetta. E che, cosa piuttosto singolare, da fondocampo negli ultimi quattro set ha avuto sostanzialmente la stessa efficacia del più bravo tennista al mondo. Ed è tutto dire.

Tutto bene (e facile) invece per Novak Djokovic, che timbra il suo biglietto per la semifinale sconfiggendo in quattro set (6-3 3-6 6-2 6-2) il giapponese Kei Nishikori (Atp 28). Per il serbo si tratta del ritorno in semifinale nello Slam a quasi due anni dall'ultima volta, nel settembre del 2016 all'US Open. Il suo avversario adesso è Rafa Nadal, uscito vincitore dall'aspro duello con l'argentino Juan Martin Del Potro (7-5 6-7 4-6 6-4 6-4). Mentre il quarto semifinalista è l'americano John Isner, che ha eliminato in quattro set il canadese Milos Raonic (6-7 7-6 6-4 6-3).