Presentata alla stampa l'attività per l'imminente inverno dell'organo che promuove gli sport di scivolamento nella Svizzera italiana
«Sulla settantina di sci club del territorio, 49 sono nostri affiliati. Parliamo di circa 4mila soci, la metà dei quali ha meno di 16 anni». Parole di Marco Gut, presidente di TiSki (la Federazione di sci della Svizzera italiana), alla presentazione alla stampa dell’annata sulla neve che sta per cominciare. «A livello agonistico disponiamo di 46 atleti, di cui 26 nell’alpino, 5 nel freestyle e 15 nello snowboard. Vista la crescita registrata a ogni livello nel corso degli ultimi anni, abbiamo deciso di operare quest'anno una significativa riorganizzazione interna».
Una novità illustrata da Anna Gabutti, responsabile dell’amministrazione: «Al giorno d’oggi, in cui tutto va velocissimo, ci siamo accorti che la nostra struttura – con un comitato di 10 persone tutte volontarie e tutte impegnate in ogni settore – non era più ottimale, e così abbiamo previsto una riorganizzazione che rendesse più agile e rapido il tutto. Alla fine del processo, che durerà l’intero anno, avremo un ‘presidium’ composto di 4 persone che si occuperanno un po’ di ciò che è la base, soprattutto controllo ed emanazione delle direttive. Sotto il ‘presidium’ troviamo invece il direttore sportivo Alessandro Gianella, che si occuperà delle 4 discipline, della formazione, della promozione, delle gare e dell’importantissima area educativa, specie col sostegno alla formazione scolastica. Accanto a Gianella ci sarà poi la sottoscritta, responsabile della direzione amministrativa. I compiti saranno dunque meglio suddivisi, per garantire flussi più rapidi. Complessivamente, Tiski conta 9 dipendenti a contratto fra allenatori e parte amministrativa (610% in tutto), e ci gestiamo con un budget di circa 1 milione. Da segnalare il fatto che ormai da un paio d’anni proponiamo lo skipass per i club Tiski, una conveniente azione nata dopo il Covid grazie al fondo SportToto per il rilancio delle attività sportive. È un’iniziativa che mette d’accordo tutti: stazioni sciistiche, Federazione e club. L’obiettivo principale è far sciare il maggior numero di persone possibile, perché ciò aiuta a far scendere i costi, specie quelli relativi alle trasferte».
Di nuovo Marco Gut: «Ovviamente continuiamo a offrire la possibilità a tutti i nostri monitori e allenatori di formarsi o perfezionarsi in ogni disciplina. Fra le novità di quest’anno, la squadra dello sci alpino è andata per la prima volta ad allenarsi a Levi, in Finlandia, dal 12 al 23 di ottobre. Al camp hanno partecipato 12 atleti U20. Abbiamo una novità anche nel freestyle, con l’arrivo di un nuovo capo. Si tratta dell’ex atleta di punta Marco Tadè. Anche quest’anno, dal 3 al 6 aprile faremo i campionati nazionali delle gobbe ad Airolo, organizzato insieme da TiSki e da Valbianca. Il settore snowboard, già da diversi anni, lo abbiamo invece affidato tramite un mandato di gestione a White Pillow, un club nostro affiliato. Il gruppo si allena soprattutto a Laax, dove c’è una grande struttura, mentre a San Bernardino ne dovrebbe essere presto disponibile un’altra, destinata ai principianti. Per quanto attiene invece allo sci nordico, da alcuni anni purtroppo non abbiamo una selezione di atleti a livello agonistico. Siamo infatti ancora in fase di crescita, e c’è un piccolo gruppo di sciatori giovanissimi che sta maturando: fra 2-3 anni dovremmo riuscire a portarne qualcuno ai livelli più alti. In pratica, stiamo seminando per poter in seguito raccogliere».
Alessandro Gianella, direttore sportivo, spiega un po’ più nel dettaglio l’ambito che gli compete: «Sosteniamo il più possibile gli sci club nella speranza di attirare i bambini, i quali un giorno magari potranno diventare ottimi sciatori, e dunque far parte dei nostri quadri agonistici. Per i giovanissimi esiste ormai da 11 anni il progetto Future, che lentamente sta portando buoni risultati. Per il secondo anno abbiamo potuto organizzare dei camp collegiali, ad esempio a Saas Fee. Il nostro target sono i ragazzi dagli 11 ai 14 anni. È un’iniziativa che funziona, ed è apprezzata, e dunque continueremo a proporla. Facciamo molta propaganda anche a livello di freestyle, col programma Eyfa, che permette sia d’estate sia durante l’inverno di far conoscere ai più piccoli le varie discipline di questa branca».
Davide Vassalli, responsabile dello sci nordico: «Facciamo un grande lavoro alla base per poter ricreare un vero movimento in una disciplina – quella del fondo – che con gli anni ha perso parecchio seguito. Cerchiamo giovani interessati a crescere, ragazzi che non si accontentano della semplice sciata ricreativa. Dovremmo riuscire a organizzare 5-6 uscite intensive, e a partecipare almeno a un paio di gare di un certo livello. L’obiettivo è avere fra un paio d’anni 1-2 atleti in grado di competere su scala nazionale».
Infine, le considerazioni del vicepresidente Matteo Cocchi: «TiSki favorisce in generale la diffusione di tutti gli sport di scivolamento, e ciò richiede davvero un grande lavoro, sia a livello organizzativo (ad esempio per quanto riguarda le varie gare e tutti i diversi appuntamenti in calendario) sia per quanto concerne ad esempio il nostro impegno nel garantire una scolarizzazione regolare anche ai ragazzi che fanno competizione, i quali, durante l’anno scolastico, sono costretti a saltare diverse giornata di scuola».