La ticinese conquista la seconda generale e la prima coppa di gigante in carriera
Bastava un quattordicesimo posto per essere sicura di conquistare la seconda Coppa del mondo in carriera e un quindicesimo per fare sua la prima coppa di gigante, indipendentemente dal risultato di Federica Brignone. Ebbene, Lara Gut-Behrami dopo l'ottavo rango della prima manche, ha gestito con grande freddezza anche la seconda manche potendosi rilassare soltanto una volta giunta al traguardo con il quarto posto momentaneo, che significava, nella peggiore delle ipotesi una dodicesima posizione. Alla fine la ticinese ha chiuso decima, a 3”22, in quella che è la sua peggior prestazione stagionale. A dimostrazione che a pagare è stata la costanza.
Federica Brignone, l'unica avversaria di Lara Gut-Behrami a inizio giornata, si è consolata con la vittoria di giornata, dominando entrambe le manche e precedendo la norvegese Thea Louise Stjernesund (+1”36) e la neozelandese Alice Robinson (+ 1”67).
Le altre due svizzere in gara, Michelle Gisin e Camille Rast, sono riuscite a entrare in extremis nella zona punti (che nelle finali comprende soltanto le migliori quindici in gara), chiudendo rispettivamente quattordicesima e quindicesima con un ritardo di 3”68 e 4”01 dall'italiana.