Dopo il quinto posto di sabato, la ticinese brilla nel gigante domenicale il cui epilogo è segnato da vento, nebbia e neve. Vince l'italiana Brignone
Dopo il quinto posto del sabato, Lara Gut-Behrami riesce a confermare il suo buon momento di forma anche nel secondo gigante al Mont-Tremblant, in Canada. In una domenica che vede un progressivo deterioramento delle condizioni meteorologiche, tanto che le migliori al termine della prima manche – tra cui appunto la ticinese, staccata di ventinove centesimi dalla migliore, Petra Vlhova – sono costrette a scendere con una visibilità al limite del praticabile.
Scattata sul secondo tracciato con nove decimi da gestire sull'italiana Federica Brignone, riuscita a realizzare il miglior tempo di manche fin lì nonostante fosse scesa in mezzo alla nebbia, al secondo intertempo Lara ha praticamente già perso metà del suo vantaggio, e progressivamente continua a perdere centesimi su centesimi fin quasi all'ultimo, recuperando qualcosina negli ultimi metri. E sarà probabilmente proprio quel colpo di coda a permetterle di difendere i sei centesimi che a conti fatti le permettono di lasciarsi alle spalle Mikaela Shiffrin, la seconda della prima manche, staccata di soli sei centesimi. In un epilogo di gara che diventa quasi una lotteria, tocca poi a scendere a Petra Vlhova, costretta a lottare contro la furia degli elementi, chiudendo la sua fatica al quinto posto, a tre decimi da un podio sul cui gradino più alto – appunto – si piazza Brignone, seguita da Gut-Behrami e Shiffirin.