sci freestyle

Ticinesi in Georgia ‘per fare esperienza e avanzare in dual’

Ai Mondiali di Bakuriani è l’ora delle gobbe e di Conedera, Buzzi e Pascarella. L’allenatore Matiz: ‘Non ci poniamo obiettivi di classifica’.

Enea Buzzi
(Ti-Press/Golay)
23 febbraio 2023
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I Mondiali di sci freestyle e snowboard a Bakuriani (Georgia) sono già entrati nel vivo con gli slalom paralleli di snowboard e l’Aerials. Questo weekend sarà però anche il turno delle gobbe, nelle quali la squadra elvetica è rappresentata da tre ragazzi ticinesi, Martino Conedera, Enea Buzzi e Paolo Pascarella. I tre sono tutti giovanissimi (Conedera è un classe 2002, gli altri due sono del 2004) e per loro è la prima esperienza a questo livello. «Il percorso dei ragazzi di quest’anno prevede la partecipazione a tutte le gare di Coppa del mondo, mentre l’anno scorso avevano preso parte solo alla prima parte – spiega il capoallenatore della squadra elvetica Giacomo Matiz –. Hanno avuto così la possibilità di accumulare esperienza, di migliorare il loro livello tecnico e di progredire verso il futuro. È anche il motivo per cui sono presenti qui a Bakuriani, pur senza avere adempiuto ai criteri di qualificazione, la Federazione ha infatti dato loro la possibilità di partecipare per crescere in vista dei prossimi Mondiali che saranno in Svizzera».

Le aspettative a livello di risultati sono dunque relativamente ridotte: «Come staff tecnico ci aspettiamo che facciano ciò che sono capaci, ma non abbiamo nessuna aspettativa relativa alla classifica. L’obiettivo è che riescano a fare il massimo che è nelle loro corde, ognuno può dare il massimo nell’individuale in base alla propria capacità, mentre nel dual c’è una migliore possibilità di scalare posizioni visto che è una sfida uno contro uno. E anche il più scarso può superare il migliore se questo sbaglia, quindi si ha la possibilità di avanzare un turno dietro l’altro. Come posizione però io non mi attendo nulla, ma solo che sia un momento di crescita. Saremo contenti anche se dovessero uscire al primo turno sia nell’individuale, sia nel dual se faranno ciò che possono».

Quali sono le qualità di questi atleti? «Sono tutti e tre ragazzi volenterosi. Inoltre oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo potuto partecipare, dopo l’allenamento, come spettatori alla finale dell’Aerials vinta da Noé Roth, dà un po’ di forza in più, spero che ciò li possa motivare e rendere più spregiudicati. Sono giovani e vogliono fare sempre il massimo, nonostante siano coscienti dei loro limiti. Martino e Paolo hanno più chance nella parte acrobatica, mentre Enea è più forte nella parte sciata e come velocità. Ognuno ha le sue qualità che deve provare a sfruttare».

‘Marco Tadé è sempre presente’

Un veterano in squadra ci sarebbe, ma il ventisettenne Marco Tadé è attualmente infortunato: «Sicuramente un po’ è mancato, perché una figura di riferimento può sempre aiutare. In particolare la sua assenza si è sentita nelle prime gare dopo l’infortunio, in quel momento i ragazzi hanno avuto qualche dubbio. Poi durante l’anno, non essendoci Marco, hanno potuto esprimersi più liberamente, anche se lui è sempre stato presente, inviando qualche messaggio o come conforto. Forse senza di lui i ragazzi qui sentiranno più pressione, ma spero non sia il caso, però forse si possono levare qualche responsabilità. Sicuramente una persona come Marco avrebbe potuto aiutare, per ciò che concerne la gestione della tensione pre-gara, o con qualche consiglio, visto che ai Mondiali ci sono molte più televisioni e uno staff maggiore».

Lo sguardo è dunque orientato anche ai prossimi eventi: «Per Paolo ed Enea il primo obiettivo è sicuramente fare bene ai prossimi Mondiali junior (previsti dal 23 al 26 marzo, ndr), se si potranno disputare ad Airolo avranno anche la spinta del loro pubblico. Quello è sicuramente il loro obiettivo numero uno e non certo i Mondiali di Bakuriani. Nel futuro ci aspettiamo che possano dare il massimo tra due o tre anni, per questa ragione questo inverno hanno corso molto in Coppa del mondo per accumulare esperienza e per capire dove potranno arrivare. Lo sguardo è ai prossimi Mondiali a St. Moritz e alle Olimpiadi a Cortina. Partecipare ai prossimi Giochi è secondo me uno degli obiettivi che si devono porre. A livello di posizioni è più difficile fare previsione, ovviamente tutti sperano in una medaglia, ma solo in tre ce la fanno e il percorso è difficile. Poi se arriva una medaglia siamo i primi a essere felici, ma già partecipare alle Olimpiadi è un bel risultato».

Anche la pista è ‘rossoblù’

Le condizioni, atmosferiche e di pista, in Georgia come sono? «Siamo fortunati perché chi ha costruito la pista e ci lavora è un gruppo ticinese, legato a TiSki, avere persone in pista che conosciamo può essere un aiuto, perché sono un sostegno in più per i ragazzi, in allenamento e in gara. Inoltre hanno costruito una buona pista, che permette a tutti di giocarsela. È bello avere tanto Ticino qua, sia in pista che a fianco. Le condizioni della pista sono buone, speriamo che non ci siano forte vento e nebbia, spero che non ci siano i ritardi visti nell’Aerials a causa del vento».

La speranza è dunque quella di godersi appieno l’avventura: «Siamo qua e qualsiasi cosa arriva come risultati siamo contenti, speriamo di fare il meglio, non ci aspettiamo nulla come classifica ma è bello anche avere tre ticinesi qua, in una disciplina sicuramente difficile».