Respinto il ricorso della federazione francese, che riteneva scorretto l’uso del Var nella sconfitta contro la Tunisia
La Fifa ha dichiarato di aver respinto un reclamo della federazione francese per modificare il punteggio della sconfitta 1-0 contro la Tunisia. In particolare a essere contestato era stato l’annullamento del gol del pareggio firmato da Griezmann.
La squadra francese, battuta mercoledì scorso con il minimo degli scarti allo stadio Education City di Doha, aveva sollevato dubbi sull’uso del Var per annullare un gol di Griezmann al 98’.
Nella sua denuncia alla Fifa, la Francia ha fatto notare come il Var sia stato utilizzato "dopo la ripresa del gioco e dopo la fine della partita", il che "è contrario al protocollo" per l’uso di questa tecnologia.
Una modifica del risultato non avrebbe comunque comportato cambiamenti nella classifica del gruppo D: in entrambi i casi la Tunisia sarebbe stata eliminata e la Francia qualificata per l’ottavo di finale contro la Polonia, poi superata domenica per assicurarsi un quarto di finale contro l’Inghilterra. Per contro, la federazione francese si sarebbe potuta sentire lesa per quanto attiene al ranking mondiale: la sconfitta contro la Tunisia farà perdere ai transalpini circa 38 punti, ciò che la pone alla mercé dell’Inghilterra, quinta prima dell’inizio della Coppa del mondo. Un pareggio sarebbe stato assai più vantaggioso per una classifica che serve a stabilire le teste di serie per i sorteggi delle competizioni internazionali. Nessuna ripercussione, per contro, a livello finanziario, visto che l’accesso agli ottavi di finale ha fruttato 13 milioni di dollari da parte di una Fifa che in questi casi non paga le singole vittorie.
Secondo il protocollo di assistenza video, "se il gioco è ripreso dopo essere stato interrotto, l’arbitro non può effettuare un’analisi, tranne in caso di errore di identità o di un’infrazione che comporta l’espulsione, come un comportamento violento, sputi, morsi, e/o parole o azioni offensive, maleducate o ingiuriose".