I problemi di salute dell’82enne O’Rei inducono Neymar e compagni a giocare anche per colui che della maglia verdeoro è il simbolo
Il Brasile, preoccupato per le precarie condizioni di salute di Pelé, cercherà di rendere orgoglioso il suo O’Rey nella sfida degli ottavi di finale contro la Corea del Sud. La Seleçao conta di ritrovare Neymar e di iniziare l’ultimo tratto di strada verso la conquista della sesta stella. Da quando Pelé è entrato in ospedale per un’insufficienza respiratoria e per l’assenza di risposta alla chemioterapia, sui media brasiliani i bollettini medici sulle condizioni di salute della prima star planetaria del mondo del pallone si dividono le prime pagine con i resoconti della spedizione verdeoro in Qatar.
"Coraggio, Re Pelé! Preghiere e incoraggiamento per la tua guarigione", ha twittato sabato l’attaccante brasiliano Rodrygo a sostegno della leggenda vivente, affetta da cancro al colon. A Doha, le parole "Pelé, guarisci presto" sono state proiettate sulle facciate di diversi edifici iconici, prima che venisse rilasciato un comunicato medico rassicurante, secondo il quale le condizioni dell’82enne sarebbero "stabili".
"Voglio rassicurare tutti. Sono forte e fiducioso e sto continuando le mie cure come sempre", ha dichiarato Pelé su Instagram, esortando i suoi connazionali "a guardare il Brasile anche ai Mondiali".
Nel frattempo continua la Coppa del mondo, che O’Rei è l’unico ad aver vinto per tre volte (1958, 1962, 1970). E lunedì ci sarà l’esordio della Seleçao nella fase a eliminazione diretta, nella quale non riesce più a superare le semifinali dal 2002, anno dell’ultima consacrazione. Il primo avversario lungo la strada del sesto titolo si chiama Corea del Sud, selezione che ha in Son Heung-min la sua star, ma che il Brasile di Neymar ha battuto in amichevole a giugno (5-1). Per Tite, rimasto in carica anche dopo lo smacco di Russia 2018 (fuori ai quarti di finale), ogni partita potrebbe essere l’ultima sulla panchina verdeoro. L’allenatore 61enne, che lascerà l’incarico alla fine del torneo, diffida dei sudcoreani, che venerdì hanno battuto il Portogallo per 2-1 in questo Mondiale atipico, aperto alle sorprese… «Il Brasile ha perso contro il Camerun, la Francia contro la Tunisia, l’Argentina contro l’Arabia Saudita... I risultati parlano da soli – ha avvertito Tite –. Quindi non possiamo dire che questo o quell’avversario sia più facile, o che noi siamo in qualche modo avvantaggiati».
In molti ritengono che il Brasile sia finito nella parte più facile del tabellone, quello che garantisce di non affrontare Francia, Spagna o Inghilterra prima della finale. Tuttavia, ammesso di rimandare a casa la Corea, nei quarti di finale potrebbe dover affrontare i vice-campioni del mondo della Croazia, poi in semifinale la vincente di Olanda-Argentina. Anche da questa parte del tabellone, il cammino non è certo una passeggiata.
Nel primo turno, la Seleçao ha proposto la miglior difesa (1 gol subito), ma per quanto attiene ai gol segnati è ferma ad appena 3, una miseria alla luce del potenziale offensivo a disposizione. L’assenza di Neymar contro Svizzera e Camerun ha pesato sulla creatività della squadra. Oltre a O’Ney, gli altri infortuni che hanno afflitto il gruppo giustificano la cautela di Tite, con l’attaccante Gabriel Jesus e il terzino Alex Telles fuori fino a fine torneo. In quest’ottica, è una buona notizia il possibile ritorno di Danilo, fermato da un infortunio alla caviglia, mentre adesso tutti aspettano la conferma del ristabilimento anche della stella brasiliana più luminosa. "Mi sento bene, lo sapevo", ha scritto la superstar del Psg su Instagram, parodiando la famosa canzone di James Brown "I feel good", dopo essere tornata ad allenarsi sabato senza alcun dolore apparente.
Difficile dire se Tite deciderà di rischiare subito il suo pezzo da novanta, o se invece preferirà farlo partire dalla panchina e se possibile farlo riposare ancora in vista delle partite successive, sulla carta ben più difficili e impegnative. In ogni caso, il giocatore brasiliano è desideroso di aiutare i suoi compagni di squadra e di aggiornare la sua personale leggenda: è a sole due lunghezze dal record di 77 gol con la nazionale brasiliana, detenuto da Pelé, in un momento in cui "O’Rei" è nella mente e nelle preghiere di tutto il Brasile. "Riportate a casa il trofeo", aveva esortato la leggendaria Perla nera al momento della partenza della delegazione alla volta del Qatar. Lunedì più che mai, la Seleçao giocherà anche per colui che della maglia verdeoro è il simbolo.