L’attaccante solettese ha lasciato l’isolamento dopo a due test Pcr negativi, il ticinese invece no. Mentre ‘Fischi’ apporta dei cambiamenti al lineup
Dennis Malgin è tornato. Giusto in tempo per scendere sul ghiaccio domani, alle 9.40 in Svizzera. Sempre che, naturalmente, Patrick Fischer decida di buttarlo subito nella mischia, dopo una settimana passata in isolamento. Intanto, però, a differenza del ticinese dello Zugo Dario Simion, l’attaccante solettese dello Zurigo almeno ha potuto metter piede al Villaggio olimpico, dopo aver provato di essere guarito dal Covid con due test Pcr negativi a distanza di ventiquattr’ore.
Il venticinquenne nato a Olten ha già potuto effettuare una breve sgambata d’allenamento sul ghiaccio di Pechino, prima di tornare in fretta e furia nel proprio alloggio: infatti, per i prossimi sette giorni Malgin verrà considerato ‘close contact’, in altre parole potrà uscire dalla propria camera soltanto per allenarsi o per giocare. Nel caso in cui dovesse effettivamente trovare posto nel lineup domattina, il suo posto sarebbe quello al centro della seconda linea, tra Andrighetto e Hollenstein. Per il resto, stando a ciò che si è potuto capire dall’ultimo allenamento Michael Fora dovrebbe finire a fianco del bianconero Santeri Alatalo con Frick che verrebbe “promosso” con Untersander. Mentre un altro giocatore del Lugano, Calvin Thürkauf, potrebbe prendere il posto di Joël Vermin nella seconda unità del powerplay.
«Swiss Ice Hockey si rallegra di poter contare nuovamente su Denis Malgin, e spera che Dario Simion e Lisa Rüedi (pure lei finita in quarantena ieri, ndr) potranno uscire dall’isolamento il più presto possibile», si legge nella nota stampa diffusa dalla Federazione.