Sul piccolo trampolino il miglior elvetico è risultato essere Gregor Deschwanden, 17esimo. Più lontani Ammann (25esimo), Peter (35esimo) e Peier (37esimo)
È mancato l’acuto agli atleti rossocrociati nel concorso di salto dal piccolo trampolino. A Zhangjiakou nella gara che ha incoronato il giapponese Ryoyu Kobayashi, il migliore degli elvetici, Gregor Deschwanden, si è infatti dovuto accontentare del 17esimo rango, lui che era settimo dopo le qualificazioni. Il forte e fastidioso vento ha però un po’ scombussolato i piani di diversi atleti, trovatisi a saltare in condizioni sfavorevoli. Tra questi, anche Killian Peier, che come lo zurighese Dominik Peter (35o) non è riuscito ad accedere al salto finale. Il vodese, va detto mai a suo agio sul trampolino sin dal suo arrivo in Cina, ha superato a malapena i 90 metri nel suo primo salto e così la medaglia di bronzo ai Mondiali del 2019 ha chiuso mestamente al 37esimo posto. Meglio ha fatto il sangallese Simon Ammann, che per la sua settima partecipazione ai Giochi invernali si è regalato il 25esimo rango.
Quanto al podio, Kobayashi ha difeso con un secondo salto di 104,5 metri il primato conquistato già nella prima manche, dove a sua volta era stato disturbato dal vento ma aveva saputo ottenere ugualmente un buon punteggio grazie al suo stile sempre impeccabile. Alle spalle del duplice vincitore della Tournée dei Quattro trampolini si sono piazzati un po’ a sorpresa l’austriaco Manuel Fettner (il cui miglior risultato in Coppa del mondo è un 12o posto) e il polacco Dawid Kubacki, staccati rispettivamente di 4,2 e 9,1 punti dal giapponese.